La Nuova Sardegna

Nuoro

“Adotta il borgo” scopre le bellezze di Osini vecchio

di Claudia Carta
“Adotta il borgo” scopre le bellezze di Osini vecchio

Appuntamento nel paese abbandonato: un viaggio fuori dal tempo Un progetto culturale, artistico e turistico per scrivere una nuova storia

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OSINI. Il progetto culturale, artistico e turistico scritto da “Magia dei Tacchi” e dal suo ideatore, Sergio Podda – in collaborazione con l’amministrazione guidata da Mariangela Serrau – continua a tessere la sua tela e a scrivere nuove storie in un territorio, quale quello ogliastrino, che ben si presta a raccontarsi con la voce dei suoi abitanti, attraverso le istantanee di giornate trascorse tra boschi e pareti dolomitiche, o lungo i tratturi e fra gli scorci degli antichi borghi che sanno di vita vissuta e ricordi preziosi. Ecco, dunque, un nuovo appuntamento da mettere in agenda: oggi sarà una giornata dal sapore particolare e dal titolo significativo, “Adotta il borgo”. E il borgo è quello di Osini vecchio, che rappresenta – non solo per gli osinesi – una ricchezza e un patrimonio di conoscenza universale, il cui simbolo e punto di riferimento è l’antica chiesa di Santa Susanna. Una giornata che mette in primo piano la riscoperta delle proprie radici, il passaggio generazionale delle conoscenze prima che vadano perdute, di pari passo con la salvaguardia del territorio: «Vogliamo riprendere il filo conduttore delle giornate del 7 e 8 dicembre scorso – spiega Sergio Podda – quando, nel corso del convegno “Suoli, società e paesaggio: racconti d’acqua e di pietre”, abitanti, studiosi e archeologi ci hanno descritto questi territori. E in quest’ottica, adozione significa riportare alla luce i racconti, ripulire le vecchie strade in ciottoli, identificare e censire le vecchie strutture, quasi in un viaggio fuori dal tempo: il vecchio ufficio postale, la locanda sulla vecchia strada principale. Significa incentivare il recupero di quelle costruzioni, rivitalizzare i propri orti, urbani da secoli». Benvenuti nel borgo, dunque, ma non a mani vuote: «Servono rastrelli, forbici, zappe, carriole – fanno sapere gli organizzatori – ma soprattutto occorre l’allegria e la voglia di passare insieme una giornata particolare». La vecchia chiesa di Santa Susanna, simbolo del recupero architettonico e culturale del borgo, è anche al centro della mostra fotografica che verrà allestita, grazie alla collaborazione dei privati, per ricostruire la memoria storica del villaggio osinese. Emozioni, immagini e racconti inediti, ascoltati direttamente dalla voce di chi, in quelle case ci è nato e vissuto, per un viaggio indietro nel tempo di oltre settantanni. Ma non finisce qui: «Insieme al borgo, adotteremo una piantina di ciliegio, pronta a dare colore e vitalità a questo luogo di cui le ciliegie sono uno dei simboli. Il “Giardino dei ciliegi” nascerà intorno alla chiesetta campestre di San Giorgio, lo vedremo crescere. Nei mesi di ottobre/novembre li pianteremo per poi seguirli nel loro ciclo produttivo, fino a raccoglierne i frutti che saranno condivisi». Rinascita e vitalità nel cuore dell’Ogliastra.

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