La Nuova Sardegna

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oliena

Nuove elezioni alla coop olearia

I 460 soci chiamati a decidere sulle sorti dello storico frantoio

26 maggio 2014
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OLIENA. La cooperativa degli olivicoltori rinnova l’assetto sociale.

«Gli aderenti non manchino a questo fondamentale appuntamento». Il cda lancia un appello agli associati. É convocata, presso la sala riunioni della sede di via Norgheri, giovedì 29 maggio, alle 7, in prima convocazione, e venerdì 30, alle 20.30, in seconda convocazione, l’assemblea, chiamata ad eleggere il nuovo consiglio d’amministrazione della società olianese. In carica per i prossimi tre anni. Un appuntamento importantissimo per una delle storiche e tra le più rilevanti realtà economiche del paese, che raccoglie circa 460 soci chiamati a raccolta per decidere sul futuro del frantoio barbaricino, fondato nel lontano 1957. Soprattutto in questa fase di forte transizione e di progressivo rinnovamento. Dopo aver portato avanti un’imponente e difficile opera di risanamento dei conti e ottenuto apprezzabili risultati, in termini di qualità del prodotto e delle relative certificazioni, il direttivo uscente ha messo, infatti, in cantiere una serie di progetti ambiziosi. Progetti, che mirano a restaurare il settore della olivicoltura, incrementando il quantitativo di frutto macinato, contrastando l’abbandono delle campagne, puntando su produzioni di alto livello e di nicchia e investendo su migliorie e nuove tecnologie. Attraverso queste ultime si potrebbe tentare di recuperare gli scarti del ciclo di lavorazione. Le acque di vegetazione servirebbero, così, da concime nelle coltivazioni, facendo, peraltro, risparmiare gli alti costi di smaltimento. La pasta delle olive fungerebbe, se trasformata, da mangime per gli allevamenti. E, ancora, il nocciolino verrebbe impiegato come combustibile.

«Vorremmo, insomma – spiega il presidente della coop Franco Palimodde – che lo sviluppo del nostro paese passi attraverso una riscoperta delle enormi potenzialità della coltura dell’olivo». (ma.s.)

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