Vertice in prefettura dopo l’ultima ondata di violenza a Silanus
Il prefetto ha incontrato una delegazione del Consiglio Tra i primi provvedimenti telecamere nelle vie del paese
SILANUS. Una delegazione del consiglio comunale di Silanus è stata ricevuta ieri mattina dal prefetto di Nuoro Giovanni Meloni. Lo scopo della visita era quello di esternare al rappresentante del governo la difficile situazione che si è venuta a creare nel centro del Marghine sul fronte dell'ordine pubblico. Negli ultimi mesi Silanus è purtroppo diventato teatro sconsolante di una impressionante catena di episodi delinquenziali, che vanno dall'omicidio al tentato omicidio, dall'assalto all'ufficio postale agli episodi di abigeato, dai furti negli esercizi commerciali alle stragi di bestiame, dagli incendi ai fienili e ai furti di auto. In poche parole, il vaso è colmo. Una escalation che ha creato un più che giustificato allarmismo tra la comunità di un centro solitamente tranquillo, dove il tempo viene scandito dalle feste e dalle iniziative di carattere culturale e ricreativo promosse dalle numerose e attivissime associazioni. Gli amministratori locali non sono rimasti insensibili a questa esplosione di violenza e dopo aver affrontato il problema in una seduta di consiglio comunale (alla quale sono intervenuti anche il maresciallo dei carabinieri Luca Porcu e il parroco Giovanni Chirra) ieri mattina hanno incontrato il Prefetto di Nuoro. «Al prefetto abbiamo chiesto una maggiore attenzione per il nostro territorio – ha detto il sindaco Luigi Morittu subito dopo il vertice in prefettura – non chiediamo di avere a disposizione un carabiniere o un poliziotto in ogni angolo del paese, però rivendichiamo un più accurato servizio di controllo e un adeguato organico nella caserma dei carabinieri. Purtroppo molti di questi episodi sono rimasti impuniti e questo alimenta il senso di scoramento tra la gente, che non si sente adeguatamente protetta. Ai miei concittadini dico di avere più fiducia nelle istituzioni che stanno facendo il loro dovere e di aprirsi al dialogo e al rispetto verso gli altri». All'incontro in prefettura ha presenziato anche il dirigente del settore sicurezza e ordine pubblico Vincenzo D'Angelo. «Valuteremo il da farsi – ha detto il Prefetto – la gente deve collaborare di più con le istituzioni. Sarà nostra cura dedicare qualche attenzione in più a Silanus e al comprensorio del Marghine, che in questo periodo sta vivendo una fase difficile». Dal rappresentante del governo è arrivata anche la disponibilità a collaborare con l'amministrazione comunale per l'installazione, in punti sensibili del paese, degli impianti di video sorveglianza nell'ambito del “progetto sicurezza” finanziato dalla Regione. Intanto migliorano le condizioni di Peppino Mozzo, che già nella serata di ieri ha lasciato la sala di rianimazione per essere trasferito nel reparto di chirurgia.