La Nuova Sardegna

Nuoro

LA PROTESTA

L'Adiconsum di Nuoro: "Sindaci sardi, lottate con noi contro Abbanoa"

Valeria Gianoglio
Il presidente provinciale di Adiconsum, Bobore Manca
Il presidente provinciale di Adiconsum, Bobore Manca

Bobore Manca: "Non lasciate soli i vostri concittadini contro le ingiustizie e gli slacci"

08 luglio 2015
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NUORO «Sindaci del Nuorese e della Sardegna, mi chiedo: ma dove siete? Dove siete per non poter raccogliere il grido di dolore e di disperazione che si leva dal petto degli utenti sardi di Abbanoa, questo ente che sta divorando i suoi figli, implacabile verso i deboli e gli indifesi che non riescono a pagare le bollette dell'acqua, non per cattiva volontà ma perché impossibilitati a pagare bollette che arrivano con ritardi di quattro, cinque anni?».

Montagne di reclami sparsi sul tavolo, utenti nuoresi che lo chiamano in continuazione per chiedere aiuto, telefoni dell'ufficio che non smettono di trillare neppure per un secondo. E poi la disperazione di centinaia di persone che a ondate impetuose si riversa come un maremoto sulle sue porte per denunciare slacci dalla rete idrica considerati ingiustificati. E ancora ricorsi che non si riesce a discutere e le mancate risposte di un ente che a detta di tantissimi sembra non voler ascoltare nessuno.
 

Bobore Manca non ne può più, insomma, e non lo nasconde. Da diversi anni, ormai, alla guida dell'Adiconsum provinciale, conduce una battaglia contro quello che definisce un "idromostro", ma mai come in questi ultimi mesi, spiega, assiste a una sequenza di ingiustizie da competizione. Il suo nemico numero 1, da tempo, si chiama Abbanoa, e quanto pare, l'antipatia tra i due è reciproca. Lo stesso ente, qualche settimana fa, aveva definito le associazioni come la sua, del resto, come speculatrici che lucravano sulle cause. E quella definizione, quel concetto poco gentile, evidentemente, a Manca non è proprio andato giù. «Tanto per cominciare - dice - i soci iscritti ad Adiconsum corrispondono solo i 40 euro di iscrizione annua per essere assistiti in tutte le vertenze extra-giudiziali. Ma l'ente mente anche quando dice che Adiconsum difende i plurievasori, perché noi difendiamo invece solo i pluri-tartassati con fatturazioni di consumi presunti su contatori inesistenti, perché rimossi da operatori Abbanoa e sostituiti con nuovi contatori, e nonostante le segnalazioni, anche con la foto del nuovo contatore, Abbanoa non rettifica la fatturazione con i consumi realti letti dall'utente sul nuovo contatore».

Di ingiustizie non ne può più, insomma,Bobore Manca, e non si stanca di ripeterlo. Ma quello che più lo spaventa, come scrive nella lettera aperta rivolta ai sindaci di tutta la Sardegna, «è la determinazione con la quale, spesso senza alcun preavviso scritto, come previsto dal regolamento, Abbanoa procede allo slaccio, forse convinta che questa forma di terrorismo costringa a far pagare bollette di 4.000/5.000 e talvolta di 8.000/9.000 euro ed anche di 62.000 euro». Per questo, e per tante altre ragioni che in questi mesi hanno spinto i consumatori a rivolgersi all'Adiconsum per chiedere aiuto e far causa contro Abbanoa, il coordinatore provinciale Manca lancia un appello ai sindaci sardi. Una sorta di chiamata alle armi perché i primi cittadini scendano in campo contro Abbanoa e difendano i loro concittadini dalle ingiustizie che lamentano.

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