La Nuova Sardegna

Nuoro

Tavoli tematici: al via la fase operativa

di Tito Giuseppe Tola
Tavoli tematici: al via la fase operativa

Macomer, ora si punta a concretizzare le proposte e ad allargare il dibattito alle parti sociali e alla Camera di commercio

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MACOMER. Chiusa la fase di elaborazione e proposta, si apre ora quella delle scelte, che non sarà facile. Il vertice dei tavoli tematici che hanno costruito il piano di rilancio della provincia di Nuoro nel corso della riunione di martedì a Macomer ha aperto la fase successiva della programmazione dello sviluppo del territorio nella quale si dovranno decidere le cose da fare. Di carne al fuoco ce n’è tanta, ma il fuoco non basta per cuocerla tutta. In poche parole, bisogna fare i conti con le risorse e scegliendo come e con che cosa si dovrà iniziare.

La fase due. Superato il momento di discussione e di confronto, si avvia dunque una nuova fase che spiana la strada alla fase operativa, che è quella della concretizzazione di proposte e progetti. Nel corso dell’incontro di Macomer, che come i precedenti incontri è stato presieduto dal capo di gabinetto del presidente Pigliaru, Filippo Spanu, è stata posta l’esigenza di allargare il tavolo alle parti sociali e alla Camera di commercio in modo da dare al tavolo una dimensione istituzionale con gli enti che già ne fanno parte, sociale con i rappresentanti di sindacati e associazioni ed economica con i rappresentanti di aziende e Camera di commercio.

Il sindaco. L’incontro di Macomer era stato chiesto dal sindaco, Antonio Succu, che è soddisfatto per la piega assunta dal confronto e per l’apertura della fase delle scelte che segna un passo avanti nell’attività dei tavoli tematici creati per affrontare la crisi della provincia di Nuoro. «È iniziato tutto il 17 dicembre dello scorso anno con la visita di Pigliaru a Nuoro – dice il sindaco –, il Presidente della Regione è venuto a Nuoro in un momento di grave crisi della provincia e ha posto le basi per la ricerca di una nuova base sulla quale costruire per riavviare lo sviluppo nel Nuorese».

Maninchedda. All’incontro di Macomer è intervenuto l’assessore regionale ai Lavori pubblici Paolo Maninchedda in qualità di rappresentante del territorio nella Giunta regionale. Maninchedda conosce bene i problemi e i bisogni della provincia di Nuoro e della Sardegna centrale. Ha quindi ricordato che nei criteri di scelta degli interventi che si andrà ad adottare non si potrà prescindere dalla necessità di mettere in sicurezza il territorio dal rischio idrogeologico. Ha parlato anche di tutela ambientale e di ciclo virtuoso dell’acqua, che parte dalla captazione dell’acqua, passa per l’utilizzo e si conclude con la restituzione di acqua pulita all’ambiente.

Il Marghine. Su che cosa punta il Marghine in questa fase di scelte lo diranno i rappresentanti del territorio. Un’attenzione importante sarà rivolta alle scuole e alla lotta contro la dispersione scolastica, fenomeno che non risparmia Macomer e il centro Sardegna. Si punta a rafforzare l’Istituto tecnico superiore nell’ottica della creazione del polo tecnico professionale, strumento fondamentale di formazione e di crescita dei giovani. Scuola e formazione, ma anche sociale (un territorio che invecchia ha bisogno di risposte), ambiente e turismo. Si punta inoltre a frenare la fuga dei servizi e dello Stato dal territorio investendo nella “cittadella amministrativa” che nascerà negli uffici giudiziari dismessi dopo la soppressione del tribunale.

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