Il camping “Le ginestre” ancora in mano ai privati
Siniscola, Zente Noa attacca l’amministrazione che non ha recuperato l’area «Basterebbe rendere esecutivo l’atto di transazione e intimare lo sgombero»
SINISCOLA. Torna d’attualità la vicenda del camping comunale «Le ginestre» che doveva tornare in possesso dell’amministrazione civica dopo la risoluzione del contratto per inadempienza da parte dei vecchi concessionari.
Alcuni mesi fa l’opposizione consiliare presentò una diffida alla giunta per attivarsi in merito e riportare al bene pubblico il camping dopo una vertenza durata quasi vent’anni. In particolare i consiglieri Antonio Satta, Angioletto Fadda, Gian Luigi Farris e Nino Fronteddu, chiedevano la risoluzione del contratto con la società assegnataria del campeggio in quanto questa non aveva rispettato i contenuti e gli impegni presi alla base dell’atto di transazione.
«In base ai contenuti della transazione del 2013 l’assegnatario della struttura avrebbe potuto usufruire a titolo completamente gratuito del camping fino al 30 ottobre 2020 – dice Antonio Satta – a patto di realizzare però lavori per un valore di oltre 500mila euro per la ristrutturazione dei bagni e delle docce, per la recinzione su tutto il perimetro della concessione e altri impianti». Continua Satta: «Secondo gli impegni presi 450 mila euro dovevano essere spesi entro il 4 febbraio del 2014 e invece nessun lavoro è stato avviato. Il tempo a disposizione dell’assegnatario è quindi scaduto e la struttura deve ritornare in possesso del Comune».
«L’articolo 4 dell’atto di transazione implica la risoluzione automatica di diritto del rapporto di concessione, visto che l’attuale occupante del campeggio non ha eseguito alcun lavoro, così come invece era previsto – spiega Antonio Satta – Dopo esser stata ulteriormente incalzata in consiglio comunale, la giunta ha inviato una nota all’attuale occupante il campeggio, chiedendo di restituirlo al Comune». Tutto ciò però è rimasto sinora lettera morta e il campeggio, che potrebbe dare lavoro ad almeno una decina di disoccupati siniscolesi, non è stato ancora liberato. «Recentemente, abbiamo scoperto che la giunta ha intenzione di incaricare un avvocato per riaprire una causa finalizzata al recupero delle Ginestre – dice ancora l’esponente di Zente Nova –, alla modica cifra di 33 mila euro. Una spesa inutile visto che basterebbe rendere esecutivo quanto scritto nell’atto di transazione, intimare lo sgombero e lasciare che sia la controparte eventualmente a fare causa con spese a suo carico. Auspichiamo – conclude – che Le Ginestre sia messo a bando entro la primavera, assieme al camping La Mandragola, due realtà comunali rilevanti che possono dare una boccata d’ossigeno a tanti disoccupati».