La Nuova Sardegna

Nuoro

la vertenza all’inceneritore

Tossilo, dipendenti in stato d’agitazione Si rischia la serrata

Tossilo, dipendenti in stato d’agitazione Si rischia la serrata

MACOMER. Stato di agitazione alla Tossilo di Macomer che gestisce l’inceneritore nella zona industriale e la discarica di Monte Muradu. I dipendenti dell’azienda, una cinquantina, attueranno una...

27 ottobre 2015
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MACOMER. Stato di agitazione alla Tossilo di Macomer che gestisce l’inceneritore nella zona industriale e la discarica di Monte Muradu. I dipendenti dell’azienda, una cinquantina, attueranno una prima giornata di protesta lunedì 2 novembre. Non si sa ancora in che modo sarà attuata, ma non si esclude l’astensione dal lavoro che potrebbe creare problemi al conferimento dei rifiuti. La decisione è stata assunta nel corso di un assemblea tenuta il 21 ottobre alla quale sono intervenute le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e Fiadel. Nella lettera inviata alla Tossilo, al Consorzio industriale – principale azionista della società –, al prefetto e al comune di Macomer, i sindacati annunciano lo stato di agitazione e la giornata di sciopero. Alla base della protesta e della mobilitazione è il mancato rispetto degli accordi sottoscritti circa un anno fa sul riassetto organizzativo che riguardava anche l’impiego del personale nei turni. «In ragione delle difficoltà in cui versava l’azienda Tossilo – si legge nella lettera dei sindacati – ci è stata proposta un’ipotesi di riassetto organizzativo che, dopo una discussione complicata, ha alla fine visto i lavoratori dare un responsabile assenso che ci ha permesso di sottoscriverlo. Un accordo fortemente voluto dall’azienda impegnata nel risolvere le sorti dell’impianto e sofferto dai lavoratori, che lo accettarono in virtù delle necessità palesate e degli impegni che si assumevano nei loro confronti». Impegni che però, a oltre un anno dalla firma dell’accordo, non sono stati mantenuti e che hanno portato allo stato di agitazione. «I solleciti nei confronti dell’azienda per l’immediata applicazione dell’accordo – conclude la lettera dei sindacati – e per un incontro in grado chiarire le ragioni dell’attuale empasse sono rimaste senza esito alcuno». (t.g.t.)

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