Tossilo, dipendenti in stato d’agitazione Si rischia la serrata
MACOMER. Stato di agitazione alla Tossilo di Macomer che gestisce l’inceneritore nella zona industriale e la discarica di Monte Muradu. I dipendenti dell’azienda, una cinquantina, attueranno una...
MACOMER. Stato di agitazione alla Tossilo di Macomer che gestisce l’inceneritore nella zona industriale e la discarica di Monte Muradu. I dipendenti dell’azienda, una cinquantina, attueranno una prima giornata di protesta lunedì 2 novembre. Non si sa ancora in che modo sarà attuata, ma non si esclude l’astensione dal lavoro che potrebbe creare problemi al conferimento dei rifiuti. La decisione è stata assunta nel corso di un assemblea tenuta il 21 ottobre alla quale sono intervenute le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e Fiadel. Nella lettera inviata alla Tossilo, al Consorzio industriale – principale azionista della società –, al prefetto e al comune di Macomer, i sindacati annunciano lo stato di agitazione e la giornata di sciopero. Alla base della protesta e della mobilitazione è il mancato rispetto degli accordi sottoscritti circa un anno fa sul riassetto organizzativo che riguardava anche l’impiego del personale nei turni. «In ragione delle difficoltà in cui versava l’azienda Tossilo – si legge nella lettera dei sindacati – ci è stata proposta un’ipotesi di riassetto organizzativo che, dopo una discussione complicata, ha alla fine visto i lavoratori dare un responsabile assenso che ci ha permesso di sottoscriverlo. Un accordo fortemente voluto dall’azienda impegnata nel risolvere le sorti dell’impianto e sofferto dai lavoratori, che lo accettarono in virtù delle necessità palesate e degli impegni che si assumevano nei loro confronti». Impegni che però, a oltre un anno dalla firma dell’accordo, non sono stati mantenuti e che hanno portato allo stato di agitazione. «I solleciti nei confronti dell’azienda per l’immediata applicazione dell’accordo – conclude la lettera dei sindacati – e per un incontro in grado chiarire le ragioni dell’attuale empasse sono rimaste senza esito alcuno». (t.g.t.)