Spumeggiante e giovane, è Saulè la birra nuorese
L’idea di cinque giovani amici che hanno aperto un birrificio artigianale La prima produzione ha esordito e vinto alla “Fiera regionale 9mbeer day”
NUORO. «Sarebbe bello se... ». Questa volta la solita chiacchierata tra amici è andata oltre le parole. E da idea si è trasformata in realtà. Spumeggiante, gustosa e fresca. Si chiama Saulè ed è la prima birra artigianale prodotta da Zemyna, il primo birrificio nato a Nuoro per inziativa di cinque nuoresi. Cinque amici tra i 30 e i 45 anni, accomunati dal piacere per la buona birra, contagiati dalla passione di Valentino Corsi, che la birra se la produceva in casa con pentole e strumenti rudimentali e che d’ora in poi, del malto d’orzo, del frumento e del luppolo, ne farà il suo lavoro. Una nuova realtà imprenditoriale per Nuoro, il birrificio Zemyna, la cui attività decollerà ufficialmente a dicembre, ma che ha fatto già il suo debutto alla “Fiera regionale della birra artigianale 9mbeer day” che si è svolta in città il 14 e il 15 novembre, in occasione delle Cortes Apertas. Nella due giorni della manifestazione, il mastro birraio Valentino Corsi ha presentato Saulè, la prima produzione del neonato birrificio artigianale, conquistando il primo premio nella sfida con altri sette birrifici dell’isola in gara.
L’idea di mettere in piedi questo tipo di attività è sempre frullato nella testa di Valentino. «Mi è sempre piaciuta la birra, è una passione che ho da tanto tempo – racconta il 43enne –. La producevo in casa: avevo un piccolo impianto, fatto con pentole e altri attrezzi da cucina».
Della sua passione, Valentino, ne ha sempre parlato con i suoi quattro amici. «Sarebbe bello aprire un birrificio artigianale a Nuoro», avevano detto un giorno, durante una delle solite serate trascorse insieme. Ma quella chiacchierata sarebbe andata a finire diversamente dalle altre. A passare dalle parole ai fatti, dall’idea al progetto, ci ha pensato Bruno Mulas, consulente aziendale, uno dei cinque soci della srl. Valentino, il braccio, Bruno, la mente. «Tutto è partito da un discorso tra noi, poi, ho cominciato a ragionare sui numeri. Alla fine abbiamo deciso che si poteva fare, la paura di un coinvolgimento così importante non doveva fermarci».
Così, in cinque, hanno messo mano al portafoglio e con grande entusiasmo e altrettanta dose di coraggio, si sono tuffati in questa nuova avvenura. Un progetto ambizioso, che oltrepassa i confini dell’isola, come spiegano i due soci, mentre mostrano gli impianti nuovi di zecca piazzati nella sede del birrificio artigianale Zemyna, in via Priamo Gallisay.
«È un progetto nato a Nuoro, ma ha ampi orizzonti. Abbiamo scelto di fare una birra che non sia sarda nel nome e nell’aspetto: da qui, il marchio e il logo del birrificio: Zemyna, appunto, dal nome della dea della terra lituana – spiegano Valentino Corsi e Bruno Mulas – . Il nome l’ha scelto Valentino e noi abbiamo condiviso questa sua filosofia – aggiunge il consulente aziendale – Abbiamo già i primi contatti per la vendita del prodotto con la Francia e l’Inghilterra. I nostri clienti saranno altri birrifici, pub, ristoranti, pizzerie».
Nell’impianto di via Gallisay si potranno produrre anche mille litri al giorno di birra artigianale. Si partirà subito con Saulè, che in lituano significa sole «ma – annuncia il mastro birraio – ho già creato tre nuove ricette». Non resta, dunque, che gustarle.