Oliena, piccole calciatrici crescono sotto il Corrasi
OLIENA. Chi pensa che il calcio sia una prerogativa tutta al maschile non conosce probabilmente la bravura e le qualità di molte giocatrici, capaci di esprimere abilità, talento e buon gioco, fin...
OLIENA. Chi pensa che il calcio sia una prerogativa tutta al maschile non conosce probabilmente la bravura e le qualità di molte giocatrici, capaci di esprimere abilità, talento e buon gioco, fin dalla giovanissima età. La società Corrasi-Junior può onorarsi, infatti, di una rappresentanza di tutto rispetto, che dalle premesse dimostra caratteristiche di grande pregio e numerose potenzialità da valorizzare.
Sara Tuffu, a soli dodici anni, dietro ad un pallone è una vera e propria potenza. Non teme affatto gli avversari maschi e supera con facilità la difesa, mettendo la palla in rete. Gioca nel ruolo di attaccante nella categoria degli esordienti e può vantare un consistente numero di goal segnati nel suo campionato: in una partita è arrivata addirittura a segnarne quattro.
La piccola sportiva ha onorato lunedì scorso i colori della sua società, portando in alto i valori e la formazione, ricevuti in casa rossoblù, a Oristano, direttamente nel centro di formazione federale “Sa Rodia”. È entrata a far parte, durante la manifestazione, di una delle tre formazioni, che si sono affrontate in coincidenza con la prima edizione del memorial intitolato a “Tino Carta”, organizzato dalla Figc Sardegna.
Nel triangolare, da una parte la Torres, dall’altra le squadre composte da ragazze under quindici giunte dal Nord o dal Sud dell’isola.
Le sfide hanno visto Sara protagonista di spettacolari azioni e apprezzate performance. Momenti, che raccontano la bravura di una giovane giocatrice, la quale certamente avrà molte cose ancora da raccontare. La società olianese ha avviato a partire dall’anno scorso una collaborazione con la Federazione regionale, al fine di creare uno spazio adeguato anche per le ragazze appassionate della disciplina. Uno spazio in grado di far crescere, di superare uno schema mentale, che pensa al calcio come ad uno sport necessariamente maschile.
Il progetto ambizioso è quello di realizzare un centro anche in provincia, che riunisca i tanti talenti in rosa, divenuti nel tempo sempre più numerosi. Oltre Sara, tra le fila della associazione è presente un’altra promessa: una pulcina, Manuela Maricosu, iscritta alla seconda elementare. (ma.s.)