Continua l’emergenza abitativa, senza casa più di 300 famiglie
Una delegazione dei senzatetto ha incontrato il sindaco Soddu e l’assessore ai Servizi sociali Nascerà un osservatorio per monitare la situazione e rispondere velocemente ai casi più urgenti
NUORO. A dieci mesi dal suo insediamento la giunta guidata da Andrea Soddu si trova catapultata di fronte all’emergenza casa. Oltre trecento famiglie candidate per un alloggio. Tra le quali alcune con l’ingiunzione di sfratto o di sgombero in mano, dopo avere occupato in maniera abusiva una casa comunale, per evitare di finire in strada.
Ieri mattina una delegazione è stata ricevuta dal sindaco Soddu e dall’assessore dei Servizi Sociali, Valeria Romagna. Dentro il confronto nella sala consiliare proprio il dramma civile di chi vive nelle condizioni peggiori, tanto da portare il gruppo di cittadini a chiedere all’amministrazione soluzioni anche temporanee per i casi-limite. Il primo cittadino ha trascritto e garantito l’impegno dell’esecutivo. Interventi tampone che tuttavia potrebbero richiedersi a cadenze ravvicinate, considerato che il problema della casa è direttamente proporzionale alla crescita di povertà e disoccupazione, il cui aumento è segnato nei numeri della statistica e nelle continue serrate di aziende. Una ragione in più, oltre a quelle già presenti, per lavorare a soluzioni permanenti. Anche per quanto riguarda le procedure. Lo spiega il sindaco Soddu: «Il comitato popolare ha accolto la nostra richiesta di creare un osservatorio con la rappresentanza degli amministratori civici e dei cittadini coinvolti nel problema. Il compito sarà quello di monitorare e aggiornare la situazione in maniera periodica, così da poter mettere in atto anche delle azioni di risposta alle vicende più preoccupanti». Un tavolo aperto e convocato a scadenze ravvicinate. Tra le incombenze anche quella di fare il punto sui tempi dei nuovi interventi per potenziare il patrimonio di edilizia economica popolare. A iniziare dalla realizzazione di 15 alloggi a Funtana Buddia, nei piani Pilotis, per il quale sono stati fatti di recente gli assaggi geologici. Il costo sarà di un milione e 300mila. Proprio nei giorni scorsi l’affidamento (provvisorio) della progettazione. Pronto finanziamento e progetto anche per i 60 appartamenti di Su Pinu (all’imbocco di Preda ‘e Istrada), che andranno a prendere il posto delle case popolari esistenti, occupate da famiglie senza-tetto, prima dell’arrivo delle ruspe che le raderanno al suolo. L’intervento rientra nel contratto di quartiere, che riguardo agli alloggi popolari ha visto l’incontro edificatorio tra Comune (con il contributo di 44 appartamenti) e l’azienda Area, che ne realizzerà 16. Costo stimato 8 milioni e mezzo. Un’iniezione di ossigeno in un ambito sociale arrivato allo stremo. La conferma proprio nell’impennata delle domande, cresciute di oltre 100 unità a partire dal 2012. Alla fine dei conti una cifra vicina alle 350 richieste, alcune delle quali lunghe di anni. Tanto da portare la vecchia amministrazione di Sandro Bianchi a rifare la graduatoria, con un bando del dicembre 2013: l’obiettivo da una parte quello di avere dei numeri certi e dall’altra di eliminare dal conto le domande di chi nel correre del tempo ha perso il diritto all’assegnazione di una casa popolare. Distanza tra offerta e domanda sulla quale si pensa di intervenire anche con l’impiego di alcuni locali pubblici ora non utilizzati. Tra i quali un edificio della Regione, in via Ragazzi del ’99: «Ne abbiamo chiesto il trasferimento in proprietà al Comune, in maniera che lo si possa sistemare e affidare», spiega ancora Andrea Soddu. I fondi per i lavori potrebbero essere quelli del piano per gli interventi di edilizia popolare di Area, che per la provincia di Nuoro ha stanziato 20 milioni di euro. Detto dei 16 alloggi di Su Pinu, l’impegno è anche per 40 abitazioni nell’ex Soim, dove sorge il complesso dell’Ailun.