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Nuoro

Emergenza cimitero: il Comune requisisce i loculi in abbandono

di Tito Giuseppe Tola
Emergenza cimitero: il Comune requisisce i loculi in abbandono

Macomer, i familiari dovranno rinnovare la concessione La procedura prevede il recupero dopo i trent’anni

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MACOMER. Il Comune di Macomer ha avviato la procedura di recupero dei loculi occupati da più di 30 anni senza che sia stata rinnovata la concessione. Gli eredi del defunto al quale è stato assegnato lo spazio per la tumulazione hanno sessanta giorni di tempo per pagare la quota di rinnovo o per trasferire i resti in una cella-ossario o altra tomba di loro proprietà. Dopo l’uscita dell’ordinanza, che ha suscitato malcontento – di fronte all’ufficio che si occupa dei servizi cimiteriali – c’è tutti i giorni una fila di cittadini che chiedono informazioni sulle modalità di rinnovo delle concessioni.

Rinnovo che ha un costo pari a un terzo del costo del loculo previsto al momento della scadenza. Sono più di 400 i loculi del cimitero per i quali la concessione è scaduta. La legge dispone che le concessioni siano a tempo determinato e il regolamento di polizia mortuaria e dei servizi cimiteriali fissa la scadenza al compimento di 30 anni. «Si fa ordine e si mette un punto fermo nella gestione del cimitero dando attuazione alle regole, che sono quelle del codice civile, della legge e del regolamento dei servizi cimiteriali – spiega il sindaco, Antonio Succu –. Non dimentichiamo che la concessione ha una durata trentennale. In violazione della norma, in passato ne sono state fatte con durata perpetua. La procedura avviata con l’ordinanza non le tocca. Se però ci sono dei loculi concessi più di 30 anni fa che nessuno rivendica rinnovando la concessione, li recuperiamo anche per dare riposta all’emergenza degli spazi per le sepolture che sarà definitivamente risolta col nuovo cimitero».

Il costo per il rinnovo delle concessioni dei loculi è di un terzo del costo del loculo, che fissato in 2000 euro. Il cimitero è un bene soggetto al regime del demanio pubblico. Il codice civile stabilisce che questo tipo di beni sono «inalienabili e non possono formare oggetto di diritti a favore di terzi». È però possibile la concessione, che ha un costo e un limite di durata. L’utilizzo di uno spazio cimiteriale, dunque, è per legge a tempo determinato e non è un concetto esatto quando si parla di “tombe di proprietà” in quanto non può esistere una proprietà all’interno del cimitero. Il regolamento dei servizi cimiteriali del Comune di Macomer stabilisce che la durata delle concessioni è di 30 anni per loculi e tombe e per le cellette ossario o destinate ad accogliere anche le ceneri in caso di cremazione. È invece di 10 anni per le sepolture a terra e di 99 anni per le aree e le cappelle. La durata di tutte le concessioni decorre dalla data del contratto stripulato col Comune. Per le concessioni di loculi, tombe, aree e cappelle è consentito il loro rinnovo alla scadenza per lo stesso periodo pagando il diritto in base alle tariffe vigenti. L’ordinanza sta dando attuazione a queste disposizioni. Nel cimitero di Macomer sono state censite tombe la cui concessione è scaduta da oltre trent’anni, le quali non vengono curate da anni e che probabilmente nessuno più rivendica. Se la concessione non sarà rinnovata, saranno utilizzate per far fronte all’emergenza creata dalla mancanza di spazi cimiteriali.

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