La Nuova Sardegna

Nuoro

Delitti di Orune e Nule «Scarcerate i due giovani»

Delitti di Orune e Nule «Scarcerate i due giovani»

Presentati dai difensori di Cubeddu e Pinna ricorsi in Cassazione e al Riesame Gli avvocati hanno chiesto l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare

07 giugno 2016
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NUORO. «La ricostruzione degli avvenimenti, le valutazioni circa la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza a carico di Alberto Cubeddu sono basate su elementi congetturali gravemente contraddittori e non dotati di quel carattere di precisione e univocità che solo consente di ritenere altamente probabile che l’indagato abbia commesso i fatti per i quali è stato emesso il provvedimento cautelare» e così gli avvocati Mattia Doneddu e Patrizio Rovelli, difensori di Alberto Cubeddu, 21 anni, di Ozieri, in carcere con la pesantissima accusa di concorso nel duplice omicidio di Gianluca Monni, 18 anni, ucciso a fucilate sulla strada principale di Orune l’8 maggio 2015, e Stefano Masala, 28 anni, di Nule, scomparso nel nulla la sera del 7 maggio maggio 2015, hanno deciso di impugnare l’ordinanza di custodia cautelare e presentare ricorso in Cassazione chiedendone l’immediato annullamento e la scarcerazione del loro assistito.

«Gli elementi più valorizzati dal gip sono intrinsecamente viziati: alcuni assolutamente inutilizzabili e altri totalmente inaffidabili sia per le modalità ed i tempi con cui sono stati assunti, sia per l’alto grado di incertezza derivante dal pieno coinvolgimento di buona parte della comunità di Orune nei fatti verificatisi il 13 e 14 dicembre 2014 e poi l’8 maggio 2015 con l’omicidio di Gianluca Monni» hanno scritto nel loro ricorso gli avvocati Doneddu e Rovelli. A loro parere tutta la ricostruzione dei tragici fatti con l’attribuzione delle singole posizioni e responsabilità riferite ai due delitti «è gravemente carente sotto il fondamentale profilo della mancanza di un solido quadro di prove o di indizi... La privazione nella forma più radicale della libertà personale di un giovane incensurato con riferimento a gravissimi fatti delittuosi non può essere giustificata con ipotesi sprovviste di un ancoraggio logico e probatorio qualificatissimo. Affermare che l’omicidio di Masala sia stato progettato ed eseguito per potergli sottrarre l’Opel Corsa da utilizzare per l’omicidio Monni e far poi ricadere la responsabilità su Masala, è assolutamente arbitrario...» E la conclusione degli avvocati Doneddu e Robvelli è quindi scontata: «Si chiede all’Eccellentissima Corte di cassazione di anullare senza rinvio l’impugnata ordinanza».

Anche l’avvocato Agostinangelo Marras, difensore di Paolo Pinna, 18 anni, di Nule, nei cui confronti è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare dal gip del tribunale dei minori di Sassari per il duplice omicicio, ha presentato ricorso, ma l’ha fatto al Tribunale del riesame. Giudici ai quali si è rivolta anche l’avvocato Mattia Doneddu per chiedere la scarcerazione di Antonio Zappareddu, il 25enne di Ozieri arrestato nella stessa inchiesta con l’accusa di detenzione di armi, ma estraneo ai due delitti. (plp)

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