Le Cortes di Desulo e Aritzo incantano migliaia di visitatori
Nuovo successo per la Sagra delle castagne e per Montagna produce. Festa anche a Belvì Tutti in piazza fino a sera per il Festival dell’organetto, in scena anche il gruppo folk Brinca
DESULO. È stata una autentica festa popolare quella che ieri ha visto protagoniste Aritzo e Desulo, dove in contemporanea si sono svolte sia la sagra delle castagne sia la rassegna Montagna Produce. Un flusso di visitatori incalcolabile, che ha invaso i due centri e di riflesso anche Belvì, che si ritrovava nella direttrice di marcia dei due centri.
L’enorme afflusso di visitatori ha causato qualche piccolo problema con la circolazione automobilistica. A tutto si era preparati tranne che ad una autentica invasione. Complice la bella giornata e l’appeal che hanno le due storiche sagre – Aritzo festeggiava la 46esima edizione mentre Desulo la 31esima – i visitatori di tutta la Sardegna si sono messi in marcia per visitare un ambiente incontaminato e acquistare e degustare buon cibo e ottimo vino rosso.
Ad Aritzo tantissime presenze per la degustazione delle caldarroste con un bicchiere di vino novello. Per accaparrarsi un buon bicchiere di rosso del Mandrolisai in tanti sono stati costretti a fare anche una fila di un quarto d’ora.
Folla da stadio, poi, al concerto di Danilo Sacco che ha gremito la piazza. Così come ha avuto un grande successo il proseguo della serata folk. Nel paese di Bachis Sulis gli stand si estendevano per chilometri, dall’inizio del paese fino al bivio per Cossatzu. Difficile gestire tanta folla. Del resto, questà è la sagra delle castagne. Soddisfatti gli organizzatori, ovvero il Comune, guidato da Gualtiero Mameli, e la pro loco del presidentissimo Libero Loi. A Desulo i momenti culturali si sono sposati con il folk e la tradizione. Tantissima gente anche alla presentazione del libro di Franco Gioi, veterinario che nella sua pubblicazione ha ripercorso un’epos dei desulesi emigrati nei quattro angoli di Sardegna. Il libro ripercorre la strada della transumanza, in una sorta di viaggio nel tempo fino ai giorni nostri. Sogni, speranze e vite vissute lontano dal paese indimenticato. Nel pomeriggio, poi, è stato grandissimo il successo del festival dell’organetto che ha tenuto banco per tutto il pomeriggio e la sera, conclusa dal pirotecnico gruppo etno folk Brinca. I sonadores, tra cui i locali Paride Peddio e Michael Fulgheri, hanno tenuto banco coinvolgendo il pubblico in un turbine di danze, davanti al caseggiato scolastico. Infine, consensi unanimi per l’allestimento del centro storico di Asuai: grazie alla sapiente regia dell’associazione e del comitato San Sebastiano, Asuai ha dato il meglio di sé. Molto apprezzata l’esibizione del coro e gruppo folk Montanaru, che ha animato la giornata, regalando pagine di divertimento ai tantissimi visitatori.