La Nuova Sardegna

Nuoro

Amianto, vertice il 6 dicembre tra l’Asl e l’associazione Aica

di Federico Sedda
Amianto, vertice il 6 dicembre tra l’Asl e l’associazione Aica

Ottana, il vice presidente nazionale Puggioni: «Chiederemo la massima sorveglianza sanitaria E intanto aspettiamo il riconoscimento dei diritti che sono già riconosciuti nel resto dell’Italia»

04 dicembre 2016
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OTTANA. Si terrà martedì prossimo, 6 dicembre 2016, l’incontro tra i responsabili dello Spresal (Servizio prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro) della Asl di Nuoro e i dirigenti dell’Aica (associazione italiana contro l’amianto) della sezione provinciale di Nuoro ripetutamente chiesto dal vice presidente nazionale dell’associazione, Renzo Puggioni. La disponibilità all’incontro, che si terrà alle 10 a Nuoro nella sede dello Spresal in via monsignor Cogoni, è giunta con una lettera firmata dal direttore del servizio, Antonio Maria Nurchi.

«Si tratta – sottolinea Puggioni – di una buona notizia perché viene riconosciuta dalla Asl l’importante azione della nostra associazione nella tutela dei diritti dei lavoratori esposti all’amianto nella nostra provincia, dove contiamo 250 iscritti. Avevamo chiesto l’incontro per ben due volte. Ora finalmente ci è stata data una risposta positiva. Nel corso della riunione – fa sapere Renzo Puggioni, che oltre a essere vice presidente nazionale dell’Aica è anche responsabile della sezione di Nuoro – chiederemo di essere messi al corrente delle problematiche che riguardano i lavoratori ex esposti e tutt’ora esposti all’amianto. In particolare, chiederemo che vengano accelerate le pratiche di iscrizione nel registro degli ex esposti all’amianto al fine di sottoporre i lavoratori alla sorveglianza sanitaria gratuita in virtù della pregressa esposizione a questo materiale killer che, in provincia di Nuoro, ha già provocato tante morti soprattutto tra gli ex lavoratori dell’industria di Ottana. Chiederemo anche – continua Puggioni – di essere informati su quale tipo di sorveglianza sanitaria si sta facendo nel Nuorese e in Sardegna e quali siano i controlli e le analisi a cui vengono sottoposti coloro che sono iscritti nel registro. Il tutto perché il protocollo attuato non sembra rispondere ai dettami della legge». Sul fronte politico, il vice presidente nazionale dell’Aica critica l’emendamento approvato alla Camera sulla concessione della pensione di inabilità a chi è affetto da malattie asbesto correlate.

«I benefici che chiedono gli ex esposti – sottolinea Puggioni – non sono le pensioni di inabilità, ma quelli che derivano dall’applicazione dei diritti previsti dalla legge 152 del 1992 che derivano dal semplice riconoscimento dell’esposizione all’amianto. In questi casi non c’è bisogno di avere alcun certificato di malattia correlata. Basta la certificazione dell’Inali per avere dall’Inps il diritto al prepensionamento o al conguaglio della pensione. Questi diritti vengono riconosciti in tutta Italia eccetto che in Sardegna. Per applicarli non serve alcun emendamento, ma la semplice volontà di riconoscere tutti gli italiani, sardi compresi, uguali davanti alla legge. In questo caso alla legge sull’amianto».

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