Testimonzos, scontro lottisti-Comune
di Stefania Vatieri
Incontro ad alta tensione: la speranza di una soluzione si è infranta davanti alle argomentazioni del tecnico comunale
27 settembre 2017
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NUORO. Quello che in un primo momento sembrava essere un incontro riconciliatore tra il popolo dei lottisti di Testimonzos e il Comune, nei fatti si è trasformato in scontro aperto. La speranza di una possibile soluzione, anche provvisoria, al provvedimento di esproprio giunto agli abitanti di Testimonzos si è infranta come una bolla di sapone nella sala consiliare del comune durante l'incontro chiarificatore promosso dall’assessore all’Urbanistica Giuliano Sanna con i lottisti di Testimonzos.
Gli espropri, che piaccia o no, andranno avanti perché, come spiega il dirigente del settore Urbanistica Mauro Scanu «è un provvedimento avviato ben 12 anni fa ma che a seguito dell'accertamento di un presunto reato di lottizzazione abusiva da parte degli organi di polizia giudiziaria ha subito un notevole ritardo – spiega il dirigente –. Oggi è inevitabile non dare prosecuzione al procedimento, perché rischierei una omissione in atti di ufficio». Crolla così anche il sogno di una possibile sanatoria dell’area di Testimonzos, Corte, Gavotele fino a Murichessa, prevista dalla recente approvazione del Piano urbanistico cittadino, che poneva come condicio sine qua non l’adesione a un consorzio urbanistico di almeno il 75 per cento dei lottisti. Il rischio infatti è che dopo le acquisizioni al patrimonio disponibile del comune di una parte dei terreni di Testimonzos, colpiti dalle ordinanze di esproprio, i proprietari decidano di non volersi più consorziare per il semplice fatto che ormai la proprietà dei terreni da privata è passata a bene pubblico, senza avere per giunta la certezza di una possibile restituzione dei terreni.
Una spina nel fianco per il futuro di Testimonzos che sembra non trovare soluzione. Basterebbe una sospensione delle ordinanze in virtù delle recenti disposizioni del Puc approvate dalla Regione per rimettere in moto la macchina organizzativa della sanatoria dove l’adesione al Consorzio è il primo degli obiettivi da raggiungere. «Hanno creato un mostro a due teste, un ibrido che non sanno gestire – commenta una degli avvocati al termine dell’incontro –. La questione delle ordinanze poteva essere gestita diversamente proprio in virtù dell'approvazione del Puc – aggiunge –. La sensazione è che si navighi a vista per paura di incorrere in errori».
Ma ciò che non convince i lottisti sono le volumetrie indispensabili per le opere di urbanizzazione e che andranno a colpire i lotti non ancora edificati. «Non potete chiederci di aderire al Consorzio a occhi chiusi —interviene uno dei lottisti – non sappiamo ancora che fine faremo e quali saranno le opere che dovranno essere costruite e intanto dobbiamo sborsare soldi per presentare ricorso al Tar contro l’esproprio». Nella querelle, i consiglieri di opposizione Pierluigi Saiu e Peppe Montesu si sono schierati in prima linea con il popolo di Testimonzos . L’invito ad aderire al Consorzio è stato il mantra del sindaco e dell'assessore Giuliano Sanna.
Gli espropri, che piaccia o no, andranno avanti perché, come spiega il dirigente del settore Urbanistica Mauro Scanu «è un provvedimento avviato ben 12 anni fa ma che a seguito dell'accertamento di un presunto reato di lottizzazione abusiva da parte degli organi di polizia giudiziaria ha subito un notevole ritardo – spiega il dirigente –. Oggi è inevitabile non dare prosecuzione al procedimento, perché rischierei una omissione in atti di ufficio». Crolla così anche il sogno di una possibile sanatoria dell’area di Testimonzos, Corte, Gavotele fino a Murichessa, prevista dalla recente approvazione del Piano urbanistico cittadino, che poneva come condicio sine qua non l’adesione a un consorzio urbanistico di almeno il 75 per cento dei lottisti. Il rischio infatti è che dopo le acquisizioni al patrimonio disponibile del comune di una parte dei terreni di Testimonzos, colpiti dalle ordinanze di esproprio, i proprietari decidano di non volersi più consorziare per il semplice fatto che ormai la proprietà dei terreni da privata è passata a bene pubblico, senza avere per giunta la certezza di una possibile restituzione dei terreni.
Una spina nel fianco per il futuro di Testimonzos che sembra non trovare soluzione. Basterebbe una sospensione delle ordinanze in virtù delle recenti disposizioni del Puc approvate dalla Regione per rimettere in moto la macchina organizzativa della sanatoria dove l’adesione al Consorzio è il primo degli obiettivi da raggiungere. «Hanno creato un mostro a due teste, un ibrido che non sanno gestire – commenta una degli avvocati al termine dell’incontro –. La questione delle ordinanze poteva essere gestita diversamente proprio in virtù dell'approvazione del Puc – aggiunge –. La sensazione è che si navighi a vista per paura di incorrere in errori».
Ma ciò che non convince i lottisti sono le volumetrie indispensabili per le opere di urbanizzazione e che andranno a colpire i lotti non ancora edificati. «Non potete chiederci di aderire al Consorzio a occhi chiusi —interviene uno dei lottisti – non sappiamo ancora che fine faremo e quali saranno le opere che dovranno essere costruite e intanto dobbiamo sborsare soldi per presentare ricorso al Tar contro l’esproprio». Nella querelle, i consiglieri di opposizione Pierluigi Saiu e Peppe Montesu si sono schierati in prima linea con il popolo di Testimonzos . L’invito ad aderire al Consorzio è stato il mantra del sindaco e dell'assessore Giuliano Sanna.