La Nuova Sardegna

Nuoro

Sanità, l’ira dei sindacati «Organici ridotti all’osso»

di Lamberto Cugudda
Sanità, l’ira dei sindacati «Organici ridotti all’osso»

Il segretario della Cisl Muggianu furente con la Regione per l’ospedale di Lanusei I sindaci pronti a mobilitarsi, Deplano (Ussassai): «Garantire il diritto alla salute»

26 agosto 2018
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USSASSAI. Sanità pubblica e diritto alla salute per tutti gli abitanti dell’Ogliastra: questo è uno dei punti principali per i quali ci si sta organizzando nel territorio, anche nelle periferie più estreme delle zone interne. Sintomatico è il caso di Ussassai: per riuscire ad avere un nuovo medico di base, la comunità del più piccolo centro dell’Ogliastra (appena 556 residenti, per la maggior parte si tratta di pensionati), a luglio si è dovuta mobilitare numerose volte, scendendo in piazza e organizzando una fiaccolata notturna. Una lotta che ha portato a un risultato concreto, grazie alla determinazione degli ussassesi, che ora hanno il nuovo medico di base. «Tutto questo – ha detto il sindaco del piccolo centro montano, Giannino Deplano – a dimostrazione che a parole tutti dicono di lottare contro lo spopolamento delle zone interne, per poi cancellare, dai piccoli paesi, tutti i servizi essenziali. A cominciare da un reale diritto alla salute».

Anche la Cisl territoriale, con il suo segretario generale Michele Muggianu esprime profonda preoccupazione per la complessa e delicata situazione in cui versa l’assistenza sanitaria, anche con riferimento ai piccoli centri. «La Cisl – sottolinea con decisione il segretario generale – valuterà nei suoi organismi, con le altre sigle sindacali e con tutti i lavoratori del comparto sanità le posizioni da assumere. In assenza di risposte, non si esclude nessuna forma di mobilitazione. L’appello al presidente Pigliaru e all’assessore Arru è ormai un ultimatum: il territorio non può più attendere». Il sindacalista fa il punto anche sul presidio ospedaliero e non teme di puntare il dito contro la Regione. «Al Nostra Signora della Mercede – afferma Mugguanu – la carenza di organico sta determinando una situazione di forte rischio sia per operatori che pazienti. Da mesi, sia il manager Ats e sia l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Arru, sono a conoscenza della situazione in cui versa il presidio ospedaliero riguardo la carenza di personale nelle varie unità operative». E ancora: «Nonostante questo, non si è ancora provveduto a sostituire le figure che sono venute a mancare per trasferimenti o cessazione del rapporto di lavoro, oltre che per carenza da pianta organica».

E su questa strada, venerdì mattina si sono mossi anche una dozzina di sindaci del territorio, che nel presidio ospedaliero Nostra Signora della Mercede, hanno verificato lo stato di attuazione della riforma sanitaria e anche il reale funzionamento dei vari reparti, riscontrando delle forti criticità a Radiologia, al Pronto soccorso e al Laboratorio analisi. Martedì incontreranno l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Arru.



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