La Nuova Sardegna

Nuoro

Nuoro, scoperta dal re dei funghi una nuova specie di Cortinarius

di Valeria Gianoglio
Nuoro, scoperta dal re dei funghi una nuova specie di Cortinarius

Renato Brotzu battezza l’Hemicaeruleus nel registro internazionale del settore. E annuncia una stagione di raccolta non ricca: «Colpa della siccità persistente»

22 ottobre 2019
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NUORO. L’ultima sua scoperta di qualche mese fa, che gli è valsa la citazione al numero 402 nel registro internazionale, l’Index fungorum, è stata classificata con il nome di “Cortinarius hemicaeruleus”, ed è un esemplare che per la prima volta aveva osservato sotto un cedro del monte Limbara insieme a un amico micologo di Treviso. Ma a battezzare nuove specie di funghi, in realtà, Renato Brotzu, non è certo nuovo, anzi. «Questo è il quarto fungo che scopro – spiega – alcuni anni fa, in provincia di Nuoro, avevo scoperto un altro Cortinarius tra le dune di Capo Comino, poi un’altra specie a Monte Arcosu e un’altra ancora in Ogliastra. E la cosa bella di questo settore è che c’è ancora tanto da scoprire, soprattutto qui in Sardegna».

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Nuorese, sessantotto anni, un passato fatto di impegno in politica anche nel ruolo di assessore comunale a Nuoro, quello più recente con lo Slow food, e una passione che lo accompagna da sempre: per il mondo dei funghi e più in generale per la natura e l’ambiente che spesso e volentieri cattura anche con l’obiettivo della sua macchina fotografica. Renato Brotzu, nell’affascinante mondo del sottobosco e dei funghi, ci bazzica da così tanti anni che forse nemmeno lui ricorda l’esatto inizio.

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Dal 1981 al 2012 è stato responsabile dell’ispettorato micologico dell’Asl, ha accompagnato intere generazioni di studenti nuoresi a scoprire le meraviglie della micologia, ha tenuto lezioni per aspiranti conoscitori di funghi e corsi di aggiornamento, tutt’ora collabora con diversi gruppi di ricerca internazionale del settore che si occupano di scovare e classificare nuove specie in tutto il mondo. Tra spore, lamelle, gambi e cappelli, insomma, ci è immerso da sempre fino al collo. E per tanti, non a caso, Renato Brotzu continua a rappresentare un prezioso punto di riferimento del settore. «Capita ancora che i raccoglitori di funghi mi chiedano se hanno raccolto qualcosa di commestibile – spiega – e non conto le volte che capitava quando ero all’ispettorato micologico. Ricordo ancora la delusione delle persone che venivano da noi con il cesto pieno di funghi. Pensavano che fossero commestibili e invece dopo averli analizzati spesso dovevamo dir loro che erano velenosi. Era una cosa ricorrente, anche perché troppo spesso, ieri come oggi, per riconoscere la bontà o meno di un fungo, ci si affida a vecchie leggende, a false credenze. C’è chi dice, ad esempio, che se un fungo cresce sul legno, è sempre commestibile, o che se lo metti vicino all’aglio e quest’ultimo si annerisce, non è buono. Ma non è affatto così: servono studio, impegno, ricerca e un continuo aggiornamento. Ecco perché, anche per conto dell’Asl, ho fatto anche tanta divulgazione nelle scuole e con i ragazzi tra lezioni teoriche e sul campo. Tra le altre cose serve anche a far crescere nei più giovani un senso profondo di rispetto verso l’ambiente».

E nel campo micologico, dice Renato Brotzu, c’è ancora tantissimo da insegnare, da scoprire e da imparare. Ecco perché anche quest’anno è ripartita l’attività dell’ispettorato micologico dell’Assl di Nuoro, del servizio di Igiene degli alimenti e della nutrizione. Ha due postazioni, una a Nuoro, nel poliambulatorio ex Inam in via Manzoni, e a Sorgono in via Tirso. E per usufruire della preziosa consulenza degli esperti ci si può presentare ogni lunedì, mercoledì e venerdì mattina dalle 9 alle 13, o fissare un appuntamento.

Ma quest’anno – Renato Brotzu non lo nasconde – la raccolta amatoriale di funghi non andrà incontro a una stagione esaltante come quella dell’anno scorso. «Quella del 2018 – spiega – è stata un’annata eccezionale perché le piogge estive ripetute avevano innescato una straordinaria produzione di funghi. Quest’anno, invece, la siccità persiste, salvo eccezioni isolate. Certo, se piovesse un po’ entro breve, ci si potrebbe in parte rifare, ma in ogni caso al momento ci sono tutti i presupposti per una stagione intermedia, ma non certo eccezionale come l’anno scorso».

 

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