La Nuova Sardegna

Nuoro

Agroforestry, esperti a confronto

di Simonetta Selloni
Agroforestry, esperti a confronto

Oggi nel capoluogo l’inaugurazione dell’anno forestale della Sardegna, cinque giorni di seminari

18 novembre 2019
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NUORO. Se da oggi, con la cerimonia inaugurale dell’Anno forestale dedicato a Agroforestry, Nuoro si pone al centro dell’Europa con una settimana di studi sui sistemi agroforestali del Mediterraneo, bisogna dire che in gran parte è merito del Consorzio Universitario di Nuoro che dell’evento è promotore. Certo con partner istituzionali di assoluto spessore – e non potrebbe essere altrimenti vista la portata della manifestazione. Un approdo logico, la scelta di Nuoro quale sede per il simposio, che prende le mosse da lontano e ha i prodromi nella felice intuizione di collocare nel capoluogo barbaricino sin dal 1993 i corsi universitari di Scienze forestali e ambientali. Scelta lungimirante di cui si raccolgono i frutti: Agroforestry sarà l’occasione per discutere sulla necessità di valorizzare l’immenso patrimonio naturalistico, agriforestale dell’isola, risorsa da proteggere e da declinare in tutti i suoi aspetti, a partire da quella scientifici, culturali, economici, di promozione del territorio.

Nuoro, dove avrà sede la Scuola forestale regionale a Su Pinu, si pone così all’attenzione dell’Europa, dopo che la Sardegna è stata dichiarata dall’European Forestry Institute Isola forestale d’Europa: e in questo senso il Centro Restart (Centro regionale di competenza per la ricerca, l'economia sostenibile, il turismo e ambiente per il rilancio territoriale) ha lavorato a lungo per l’organizzazione dell’evento che si apre oggi. Fabrizio Mureddu, commissario del Consorzio universitario di Nuoro e presidente di Restart: «Cinque giorni di altissimo livello scientifico, i massimi esperti europei di agroforestazione, due simposi, uno nazionale dedicato alle principali iniziative tecnico-scientifiche in campo agro-silvo-pastorale e uno internazionale su sugherete e servizi ecosistemici in relazione agli strumenti di sviluppo di mercato. Poi workshop, incontri con le imprese, le scuole, il mondo universitario e della ricerca». Difficile fare sintesi di una cinque giorni densa di incontri che porterà comunque in città un centinaio di ospiti fissi della conferenza attorno ai tavoli di discussione allestiti al teatro Eliseo, al Consorzio uiversitario e all’Agenzia Forestas.

Il programma: oggi alle 10 al teatro Eliseo la cerimonia inaugurale presieduta da Antonello Pazzona, direttore del Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari, con i saluti istituzionali tra i quali spicca quello del presidente della European agriforestry association, Patrick Worms. Sempre oggi, ma alle 15, nell’aula storica del municipio, la conferenza stampa di presentazione di Euraf 2020, la quinta Conferenza biennale di Agroforestry, che il Consorzio universitario di Nuoro organizzerà nel maggio del prossimo anno. In serata, nell’aula magna di Uninuoro, la presentazione del Centro Restart, con le imprese e i gruppi di ricerca, il Centro regionale di programmazione e i coordinatori dell’organismo. Domani il workshop nazionale, mentre mercoledì è prevista una delle visite inserite nella settimana di studi, a un compendio agroforestale a Santu Lussurgiu. Giovedì il workshop internazionale, mentre venerdì i partecipanti ad Agroforestry si sposteranno tra Nuorese e Gallura per visitare le antiche sugherete dell’insediamento nuragico di Romanzesu a Bitti, di cui quest’anno cade il centenario della scoperta, inserito nell’ambito dell’oasi di Tepilora. Per tutta la settimana, incontri con le scuole e percorsi didattici per i ragazzi, esposizioni, proiezioni, visite guidate.

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