La Nuova Sardegna

Nuoro

“Paradura” per aiutare la Caritas

di Lamberto Cugudda

Da Urzulei a Tortolì il dono dei pastori per le famiglie in difficoltà: 70 forme di formaggio, ricotta e frue

28 aprile 2020
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TORTOLÌ. La solidarietà ogliastrina continua a correre in aiuto, tramite la Caritas diocesana con sede a Tortolì, di quanti hanno bisogno. Così come si è registrato anche due giorni fa, grazie al gran cuore di una trentina di allevatori di Urzulei e del caseificio Gruthas, scesi in campo in questo periodo di emergenza per dare una mano alle persone in difficoltà. Domenica mattina, con un furgone del caseificio Gruthas, hanno trasportato, a Tortolì, nella sede della Caritas diocesana Ogliastra, lungo viale monsignor Virgilio, una settantina di grandi forme di formaggio caprino, diverse decine di confezioni da più chili di ricotta, oltre 120 confezioni di casu agedu (a Urzulei chiamato “frue”), e numerosi barattoli con vari tipi di formaggi da spalmare. Il tutto è stato consegnato al vicario generale della diocesi, nonché direttore della Caritas don Giorgio Cabras.

«La scorsa settimana – ha detto il sindaco di Urzulei, Ennio Arbatax (presente alla consegna, tenutasi domenica alle 11) – gli allevatori del mio paese sono venuti da me, spiegandomi che volevano fare qualcosa di concreto per i meno abbienti dell’Ogliastra. E così ho consigliato loro di fare una donazione dei loro prodotti alla Caritas diocesana a Tortolì. Hanno conferito il latte al caseificio Gruthas, dove c’è stata a lavorazione, sempre a titolo gratuito. E ora eccoci qui alla consegna della fornitura a don Giorgio Cabras. Sono contento di avere accompagnato gli allevatori qui alla Caritas e di avere visitato la mensa, dove ogni giorno vengono sfornati circa 50 pasti per gli indigenti, anziani soli e malati. In questo periodo di quarantena, i pasti vengono consegnati nelle abitazioni». A trasportare la produzione casearia e trasferirla nelle celle frigo della cucina della Caritas diocesana, la delegazione di Urzulei, composta dai due allevatori, Davide Secci ed Emilio Fancello, e Giuseppino Arba del caseificio Gruthas.

Il sindaco Ennio Arba non si è sottratto alle stesse mansioni. «Siamo qui – hanno detto Secci, Fancello e Arba, rivolgendosi a don Cabras – per cercare di dare un contributo alla vostra attività a favore dei più deboli e meno abbienti. Tra una settimana o poco più – aggiungono – porteremo una seconda fornitura delle noste produzioni. Grazie per tutto quello che state facendo per quanti si trovano in difficoltà».

Emilio Fancello si è anche offerto, se dovesse servire qualche volta, come cuoco alla mensa. Il direttore della Caritas diocesana Ogliastra ha avuto parole di elogio per l’importante donazione.

«In questo periodo di quarantena – ha proseguito don Cabras – emerge sempre più il gran cuore degli ogliastrini. E in questo caso degli allevatori di Urzulei, oltre al caseificio Gruthas. È un altro forte segnale della solidarietà generale che continua a contraddistinguere il nostro territorio in questo periodo molto difficile. Grazie a tutti voi».

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