La Nuova Sardegna

Nuoro

Orani, le nuove fasi del Pergola village

di Michela Columbu
Orani, le nuove fasi del Pergola village

Il Comune ha stanziato 300mila euro per il progetto immaginato da Nivola

09 maggio 2020
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ORANI. Costantino Nivola e il suo Pergola village saranno parte attiva nella ripartenza economica di Orani. Grazie alla deliberazione del consiglio comunale di mercoledì scorso, l’amministrazione civica guidata da Antonio Fadda potrà continuare con un’azione che a febbraio scorso ha visto concludersi la sua prima fase.

Si proseguirà, infatti, con gli interventi di ripristino urbanistico che riguardano gli edifici privati. Il Comune ha stanziato 300 mila euro e contribuirà per ogni intervento al 60 per cento delle spese con l’assegnazione di un contributo a fondo perduto. Significa che il progetto di Nivola, che aveva immaginato la sua Orani caratterizzata dal bianco delle facciate, dallo zoccolo blu che le unisce e dalla pergola che protegge cortili e vicoli, proseguirà sotto il segno di una auspicata ripartenza nella fase di ripresa della attività economica locale. La maggioranza in aula consiliare, dopo aver presentato la proposta, ha trovato il pieno appoggio di tutto il consiglio che ha approvato all’unanimità.

«Come al solito – spiega il primo cittadino di Orani, Antonio Fadda – è stato un confronto sereno e costruttivo nell’interesse della nostra comunità e per questo va un sincero ringraziamento a tutti i consiglieri, di maggioranza e di minoranza».

Con la deliberazione, arriverà a giorni il bando che detterà le linee guida per la partecipazione, ma in linea di massima si tratta di un intervento a cui potranno accedere i proprietari degli immobili ricadenti nelle zone A e B del centro, «si amplia quindi notevolmente il perimetro previsto nel precedente intervento», spiega ancora il primo cittadino. In più, proprio per favorire un coinvolgimento della maggiorparte delle imprese locali artigianali, alle prese con le conseguenze del lockdown, oltre agli interventi specifici di tinteggiatura della facciata, «saranno ammesse anche tutte le opere di manutenzione relative all’involucro esterno dell’edificio – spiega ancora – quindi saranno finanziate opere in ferro, comprese cancellate e ringhiere, riparazione e sostituzione infissi, riparazione sostituzione avvolgibili e persiane, riparazione e sostituzione opere di lattoneria come canali di gronda, pluviali, scossaline. Sarà obbligatorio il cofinanziamento da parte dei privati del restante 40 per cento, con un potenziale totale di 500 mila euro a favore del tessuto economico locale». Un’azione che interviene quindi nell’immediato e tende la mano alle imprese locali, ma che guarda innegabilmente al futuro.

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