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Riaprono al pubblico il sito di Romanzesu e il Museo contadino

BITTI. Dopo la quarantena imposta per coronavirus, riaprono al pubblico il complesso nuragico di Romanzesu, il Museo della civiltà contadino pastorale e il Museo multimediale del canto a tenore. L’ing...

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BITTI. Dopo la quarantena imposta per coronavirus, riaprono al pubblico il complesso nuragico di Romanzesu, il Museo della civiltà contadino pastorale e il Museo multimediale del canto a tenore. L’ingresso è contingentato secondo le attuali norme di sicurezza. In prima linea il gestore di sempre, la cooperativa Istelai, che opera nel settore dei servizi culturali sin dalla costituzione, nel 1999. Una bella esperienza, portando avanti il recupero delle tradizioni di Bitti e la valorizzazione del ricco patrimonio culturale di questo centro dell’Alto Nuorese. Peraltro organizza escursioni e pacchetti turistici (itinerari turistici, storico museali, religiosi ambientali, artigianali) e laboratori didattici. La notizia della riapertura è stata accolta con vivo interesse e non solo in ambito locale. Sono in tanti, infatti, a esternare soddisfazione e, spesso, evidenziando le capacità del personale della coop Istelai. La cooperativa Istelai aderisce al Consorzio archeo-etnos Sardegna, composto dalle principali cooperative della provincia di Nuoro. Per ulteriori informazioni, gli interessati possono contattare direttamente la cooperativa Istelai in via Mameli 52, 08020 Bitti (Nu), telefono numero 0784-414314 oppure 333-3211346, email coop.istelai@tiscali.it. (b.a.)



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