La Nuova Sardegna

Nuoro

Disagio giovanile, serve un piano

di Francesco Pirisi
Disagio giovanile, serve un piano

Dopo i fatti di Seuna Progetto 20-25 propone di lavorare in équipe con specialisti, genitori e insegnanti

21 febbraio 2021
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NUORO. Il gruppo politico Progetto Nuoro 20-25 presenterà al consiglio comunale un piano su disagio giovanile, per confrontarsi sulle ragioni e studiare gli interventi per arginarlo. Vi lavorano in équipe lo psicologo e psichiatra, una rappresentanza dei genitori, docenti di elementari, medie e superiori. L’assemblea civica è già al corrente del dibattito che si è aperto nel gruppo politico, in seguito alla presentazione di un ordine del giorno della propria leader, la consigliera Lisetta Bidoni: «Il piano – dice – conterrà un’analisi della situazione giovanile, con delle proposte, d’intervento. L’iniziativa – aggiunge Bidoni – è partita dopo i fatti di Seuna, a Nuoro, dove una famiglia è stata minacciata da un gruppo di ragazzo, passati poi all’aggressione di un anziano».

Dentro l’équipe ci si è dati un metodo. Esperti e genitori approfondiscono gli elementi e le ragioni che possono trasformare dei ragazzi, apparentemente normali, in dei bulli e violenti. «Più che di devianza – continua la consigliera comunale, Bidoni – dovremmo parlare di disagio giovanile. Vi incidono – aggiunge – la dispersione scolastica, che è da sempre alta nella nostra provincia, la dipendenza dal gioco d’azzardo, quello in particolare delle “slot machine”. E poi, ancora, l’uso smodato dei social e, anche a causa, di quest’ultimo la condizione di isolamento interpersonale in cui spesso sono sospesi i ragazzi».

Per Bidoni e il gruppo di Progetto Nuoro 20-25, i protagonisti sono, ancor prima che dei violenti, le vittime di una società che palesa in alcuni casi l’incapacità di formare le nuove generazioni: «Per questo – rimarca – la nostra è una proposta e anche una protesta, rispetto a ciò che ancora non si fa per rispondere a queste problematiche. Tra chi deve farsi carico di questi problemi c’è la politica e le istituzioni, a iniziare dal Comune». Sulla questione, il consiglio comunale potrebbe già dalle prossime sedute esaminare l’ordine del giorno, che è stato il primo atto di presa di posizione dopo i fatti di Seuna, da parte della lista politica Progetto Nuoro 20-25. Lisetta Bidoni, nell’ultima riunione dell’assemblea civica, ne ha contestato la mancata calendarizzazione da parte del presidente Sebastian Cocco e della conferenza dei capigruppo. Ora il documento sembra destinato a una discussione unitaria col piano degli interventi: «In questi giorni – informa Bidoni – ci rivedremo per portare a sintesi tutto ciò che ciascuno ha approfondito per quella che è la propria competenza professionale e la stessa esperienza sulla materia».

L’emergenza sociale causata, in città, dai comportamenti aggressivi di un gruppo di ragazzi, è anche oggetto di un’interrogazione presentata dai gruppi di sinistra all’opposizione del sindaco, Andrea Soddu. Porta la firma, oltreché della stessa Bidoni, di Carlo Prevosto, Francesco Guccini e Natasha Demurtas. La richiesta di un dibattito consiliare è stata avanzata anche dal consigliere comunale (e regionale), Pier Luigi Saiu, anch’egli nei banchi dell’opposizione, ma quella di destra, della Lega di Matteo Salvini.

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