Covid, vaccini e tamponi a Bosa serve un hub stabile
di Alessandro Farina
La richiesta del sindaco Casula al commissario straordinario di Ares Temussi «La situazione è a rischio: troppi contagi all’ospedale e nel mondo della scuola»
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BOSA. Sale di due unità il numero dei positivi al Covid-19 nella città del Temo rispetto ai dati di sabato scorso. Il sindaco Piero Franco Casula scrive all’Ats e chiede un centro stabile per eseguire tamponi molecolari e soprattutto vaccinazioni. Il giorno di Pasqua, durante i controlli anti-assembramento la Guardia costiera ha inflitto sanzioni per 2mila euro a cinque diportisti mentre a terra hanno vigilato pattuglie di carabinieri, polizia di Stato, Guardia di finanza e vigili urbani. Pasquetta o non Pasquetta ieri Piero Franco Casula ha trasmesso al commissario straordinario di Ares, Massimo Temussi, a quello dell’Assl di Oristano, Antonio Francesco Cossu, e alla direzione del Sisp di Oristano guidata da Valentina Marras, una richiesta urgente di screening nelle scuole cittadine e la creazione di un hub, una struttura stabile per le vaccinazioni. Vista la particolare situazione emergenziale che stanno vivendo Bosa e il territorio, con tanti contagi nel mondo della scuola e nell’ospedale, il primo cittadino ha fatto richiesta formale per l’istituzione, con la massima urgenza, di un centro specifico per effettuare tamponi molecolari, favorire la copertura delle classi interessate e attualmente in quarantena, e delle situazioni a rischio che, con la ripresa delle lezioni potrebbero determinare il diffondersi del contagio nelle famiglie. Insomma, quasi un campanello d’allarme in un centro dove in pochi giorni si è verificato un focolaio che ha coinvolto 21 dei 22 pazienti e 4 operatori dell’ospedale Mastino. Mentre in città, dal 2 al 5 aprile, si è passati a 34 contagi.
Il sindaco di Bosa rimarca ancora una volta le forti incomprensioni tra le istituzioni, in merito alla tempistica sulle informazioni che arrivano in Comune, che mette a rischio il raggiungimento di importanti risultati nel tracciamento e nella prevenzione.
La collaborazione logistica non è però mancata durante le vaccinazioni degli ultraottantenni e, come assicura Casula sull’eventuale organizzazione di un hub per tamponi e vaccinazioni: «Siamo pronti a mettere a disposizione, in poche ore, locali idonei e tutta la struttura operativa del Coc e di Protezione civile, oltre a numerosi operatori sanitari che hanno dato la loro disponibilità a collaborare».
Intanto i controlli continuano. A Bosa Marina domenica la Guardia costiera al comando del tenente di vascello Fabrizio Frascella, ha fermato un’imbarcazione in ingresso al porto con a bordo 5 persone. Per tutte 400 euro di sanzione per aver trasgredito le disposizioni sulle limitazioni agli spostamenti in zona rossa. I cinque diportisti, residenti in Puglia, Lombardia e Veneto, erano a bordo di un natante battente bandiera Polacca.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Il sindaco di Bosa rimarca ancora una volta le forti incomprensioni tra le istituzioni, in merito alla tempistica sulle informazioni che arrivano in Comune, che mette a rischio il raggiungimento di importanti risultati nel tracciamento e nella prevenzione.
La collaborazione logistica non è però mancata durante le vaccinazioni degli ultraottantenni e, come assicura Casula sull’eventuale organizzazione di un hub per tamponi e vaccinazioni: «Siamo pronti a mettere a disposizione, in poche ore, locali idonei e tutta la struttura operativa del Coc e di Protezione civile, oltre a numerosi operatori sanitari che hanno dato la loro disponibilità a collaborare».
Intanto i controlli continuano. A Bosa Marina domenica la Guardia costiera al comando del tenente di vascello Fabrizio Frascella, ha fermato un’imbarcazione in ingresso al porto con a bordo 5 persone. Per tutte 400 euro di sanzione per aver trasgredito le disposizioni sulle limitazioni agli spostamenti in zona rossa. I cinque diportisti, residenti in Puglia, Lombardia e Veneto, erano a bordo di un natante battente bandiera Polacca.
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