In visita ai betili di Tamuli come in un videogame
di Paolo Maurizio Sechi
Presentato un progetto innovativo che lega l’alta tecnologia ai beni archeologici La realtà virtuale applicata al sito di Macomer per offrire un viaggio nel tempo
03 ottobre 2021
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MACOMER. È stato presentato dalla società Esedra Escursioni il nuovo e innovativo progetto per la promozione turistica delle aree archeologiche del territorio chiamato “Tamuli. Il culto dei morti in epoca nuragica”, durante un incontro che si è tenuto proprio nell'area archeologiva ai piedi del parco montano di Sant'Antonio. Il progetto, finanziato dal bando Culture Lab del Por Fesr Sardegna, ha portato alla realizzazioni dopo due anni di lavoro, della ricostruzione in 3d del sito archeologico come era originariamente tramite l'integrazione di più tecnologie come i rilievi fotogrammetrici, la modellazione 3d e la realtà virtuale sempre con la supervisione della Soprintendenza Archeologica competente per territorio. Nello specifico è stata ricostruita l'area della tomba dei giganti e l'allineamento dei sei betili in modo che ai visitatori venga data una modalità di fruizione interattiva e immersiva vivendo una vera e propria esperienza virtuale “in soggettiva”, che li trasporterà alla scoperta del sito attraverso un percorso virtuale con i visori di realtà di cui la società si è dotata. È stato anche realizzato un videogioco didattico sempre in 3d di esplorazione interattiva scaricabile dal web e anche una app multimediale per la fruizione del percorso virtuale e ancora una app interattiva con vista sull'area archeologica allo stato attuale dotata di coordinate gps che permetterà al visitatore di vedere dall'alto l'intero sito.
Nel corso dell'incontro è stato presentato e il video promozionale per il territorio “Un viaggio nel Marghine-Planargia” e il libro Popup intitolato “Tamuli, storia di un villaggio nuragico”. Il progetto nasce dalla collaborazione tra la società Esedra e tre realtà sarde come la Sjm Tech, Inventiva di Gianpaolo Bruno e docente la Paola Porcu, presenti al'incontro, che hanno curato le varie fasi del progetto. Sergio Muroni della società Esedra: «Il progetto, basato sui fondamenti della gamification e dell’edutainment, insiste sul nuovo approccio della diffusione della conoscenza, della promozione e della valorizzazione del patrimonio culturale. Questa gamma di prodotti studiati per diversi sistemi di diffusione, tutti portabili, costituisce, inoltre, una soluzione tecnologica al problema della accessibilità di alcuni siti archeologici a persone con disabilità motorie o che hanno difficoltà a fruire di luoghi di non facile accesso». All'incontro di presentazione erano presenti anche gli studenti di una classe quinta del Liceo Galilei che hanno avuto modo di provare i visori di realtà così come il Sindaco Antonio Succu e diversi assessori comunali e Gianluigi Marras, funzionario della Soprintendenza.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Nel corso dell'incontro è stato presentato e il video promozionale per il territorio “Un viaggio nel Marghine-Planargia” e il libro Popup intitolato “Tamuli, storia di un villaggio nuragico”. Il progetto nasce dalla collaborazione tra la società Esedra e tre realtà sarde come la Sjm Tech, Inventiva di Gianpaolo Bruno e docente la Paola Porcu, presenti al'incontro, che hanno curato le varie fasi del progetto. Sergio Muroni della società Esedra: «Il progetto, basato sui fondamenti della gamification e dell’edutainment, insiste sul nuovo approccio della diffusione della conoscenza, della promozione e della valorizzazione del patrimonio culturale. Questa gamma di prodotti studiati per diversi sistemi di diffusione, tutti portabili, costituisce, inoltre, una soluzione tecnologica al problema della accessibilità di alcuni siti archeologici a persone con disabilità motorie o che hanno difficoltà a fruire di luoghi di non facile accesso». All'incontro di presentazione erano presenti anche gli studenti di una classe quinta del Liceo Galilei che hanno avuto modo di provare i visori di realtà così come il Sindaco Antonio Succu e diversi assessori comunali e Gianluigi Marras, funzionario della Soprintendenza.
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