La Nuova Sardegna

Nuoro

Sanità senza più servizi La Baronia ora si mobilita

di Sergio Secci
Sanità senza più servizi La Baronia ora si mobilita

Domani a Siniscola una manifestazione organizzata da un comitato spontaneo Al poliambulatorio mancano gli specialisti, il Serd è chiuso, non ci sono pediatri

29 ottobre 2021
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SINISCOLA. Dopo le manifestazioni svoltesi a Nuoro la settimana scorsa, anche la comunità di Siniscola, unitamente agli altri comuni del distretto sanitario, ha deciso di scendere in piazza per rivendicare a gran voce il diritto alla salute. L’appuntamento è per domani mattina alle 9 in piazza Don Migliorisi, al centro della cittadina. Da qui, il corteo si sposterà poi al poliambulatorio nel quartiere di Sant'Efisio. Ad organizzare l’evento sono semplici cittadini e associazioni che protestano contro lo smantellamento del distretto sanitario con tanti servizi sottodimensionati o addirittura chiusi per mancanza di medici e infermieri. La sanità anche in Baronia da anni è un diritto più sulla carta che nei fatti, con un poliambulatorio che, a dispetto delle promesse degli ultimi anni, vede ridurre i servizi erogati anziché ampliarli. «Basti pensare – scrivono gli organizzatori – al servizio di igiene pubblica senza più medici il cui funzionamento, almeno per i vaccini dei bambini, è rimesso al servizio di volontariato prestato da un medico in pensione, al servizio di assistenza domiciliare con pochissime unità in servizio che devono correre da un comune all’altro del distretto».

Ma l’elenco è lungo, il Serd praticamente chiuso per assenza di medici e pazienti in terapia costretti a recarsi ad Olbia o Nuoro, mentre a breve anche l’unica psichiatra ancora in servizio andrà in pensione con pesanti ripercussioni sulle attività del centro di salute mentale. Tutte le attività specialistiche che per lungo tempo hanno consentito ai residenti di trovare risposte alle proprie esigenze sono ridotte al minimo con liste di attesa infinite e la possibilità di essere destinati oltre i confini provinciali per visite in tempi ragionevoli. Le guardie mediche turistiche sono diventate un ricordo e quelle dislocate nei comuni non possono erogare regolarmente il servizio per mancanza di medici con i pazienti costretti a recarsi al pronto soccorso dell’ospedale con tempi d’attesa infiniti.

Da ultimo anche la mancanza di pediatri che sta creando grossi problemi alle giovani mamme costrette a rivolgersi ai medici di medicina generale. «Siniscola e gli altri comuni del distretto vogliono dire basta a questa situazione di precarietà – spiegano gli organizzatori del corteo – e far sentire la propria voce e chiedere con forza il ripristino dei servizi essenziali in un territorio sempre più destinato ad essere periferia della periferia. In questa drammatica situazione il silenzio della politica è diventato preoccupante e per questa ragione bisogna alzare il livello della protesta perché la misura è colma». In tanti si chiedono a cosa serva parlare di grandi opere pubbliche se la gente è costretta ad andare via dal territorio per mancanza dei servizi minimi.

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