Lotta al Tomicus destreus: il vero nemico delle pinete
di Sergio Secci
Orosei, le piante del litorale di Cala Liberotto attaccate dal pericoloso parassita Regione, Università e Forestas insieme per evitare il propagarsi dell’infestazione
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OROSEI. Avviata nei giorni scorsi nelle pinete litoranee l’azione di lotta contro il parassita “Tomicus destruens” che sta attaccando le rigogliose piante adiacenti le principali spiagge del paese. «L’intervento in accordo con il Corpo regionale di vigilanza ambientale, il professor Andrea Lentini dell’università di Sassari, l’assessorato all’Ambiente e l’agenzia Forestas, che sono anche gli esecutori materiali degli interventi di abbattimento delle piante attaccate dall’insetto – spiega l’assessore comunale all’Ambiente, Giacomo Masala – si protrarrà fino ad aprile e le piante abbattute per evitare una propagazione dell’infestazione andranno bruciate sul posto, come da direttive impartite dal tavolo tecnico permanente, presieduto dai tecnici regionali dell’assessorato regionale». Questo primo intervento si svolgerà nelle aree di Cala Liberotto e zone limitrofe, e per questo l’amministrazione comunale baroniese, invita i proprietari delle aree private che presentano alberature attaccate dal coleottero, ad abbatterle, in modo che non si vanifichi l’intervento eseguito sulle aree pubbliche.
Il Comune provvederà invece con mezzi propri all’abbattimento delle piante secche, e il legnatico verrà distribuito alla popolazione. Il coleottero presente in tutta la costa orientale (attacchi sono stati segnalati anche a Siniscola, Posada e Budoni), costituisce un grave pericolo per le pinete.
«I nostri boschi litoranei, come la maggior parte di quelli della provincia di Nuoro e dell’intera Sardegna – spiega Masala – furono impiantati a partire dalla prima metà del 1900 quale opera di sistemazione idraulico-forestale, per migliorare le condizioni igieniche locali e proteggere i terreni dal surrenamento e dalla furia dei venti».
L’impianto avvenne nel contesto delle grandi opere di bonifica funzionali all’utilizzo agricolo del territorio retrostante. Essendo soprassuoli realizzati dall’uomo, costituiti ordinariamente da un’unica specie, sono molto più vulnerabili dei soprassuoli naturali e per questa ragione necessitano di continue cure.
In seguito alle segnalazioni pervenute e considerata la gravità dell’attacco parassitario in essere, l’amministrazione comunale di Orosei, ha affrontato fin dal primo insediamento il problema, e in accordo con il Corpo forestale ha chiesto una consulenza alla facoltà di Agraria dell’Università di Sassari.
Il professor Lentini, ordinario di Entomologia, alla presenza del personale di Orosei e del direttore di servizio nuorese del Corpo di vigilanza ambientale, dei rappresentanti dell’ufficio Ambiente del Comune e dei responsabili provinciali dell’agenzia Forestas, ha accertato nei mesi scorsi un importante attacco del Coleottero Scolitide Tomicus Destruens (Wollaston).
Si tratta di uno dei più temuti insetti forestali che ha un ruolo determinante nei fenomeni di deperimento delle pinete litoranee. Dopo un tale attacco il deperimento dei pini è piuttosto rapido, la chioma delle piante ingiallisce rapidamente e il tronco assume presto una colorazione rossiccia a causa del distacco della corteccia. La morte della pianta spinge gli insetti a spostarsi su alberi ancora in buone condizioni.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Il Comune provvederà invece con mezzi propri all’abbattimento delle piante secche, e il legnatico verrà distribuito alla popolazione. Il coleottero presente in tutta la costa orientale (attacchi sono stati segnalati anche a Siniscola, Posada e Budoni), costituisce un grave pericolo per le pinete.
«I nostri boschi litoranei, come la maggior parte di quelli della provincia di Nuoro e dell’intera Sardegna – spiega Masala – furono impiantati a partire dalla prima metà del 1900 quale opera di sistemazione idraulico-forestale, per migliorare le condizioni igieniche locali e proteggere i terreni dal surrenamento e dalla furia dei venti».
L’impianto avvenne nel contesto delle grandi opere di bonifica funzionali all’utilizzo agricolo del territorio retrostante. Essendo soprassuoli realizzati dall’uomo, costituiti ordinariamente da un’unica specie, sono molto più vulnerabili dei soprassuoli naturali e per questa ragione necessitano di continue cure.
In seguito alle segnalazioni pervenute e considerata la gravità dell’attacco parassitario in essere, l’amministrazione comunale di Orosei, ha affrontato fin dal primo insediamento il problema, e in accordo con il Corpo forestale ha chiesto una consulenza alla facoltà di Agraria dell’Università di Sassari.
Il professor Lentini, ordinario di Entomologia, alla presenza del personale di Orosei e del direttore di servizio nuorese del Corpo di vigilanza ambientale, dei rappresentanti dell’ufficio Ambiente del Comune e dei responsabili provinciali dell’agenzia Forestas, ha accertato nei mesi scorsi un importante attacco del Coleottero Scolitide Tomicus Destruens (Wollaston).
Si tratta di uno dei più temuti insetti forestali che ha un ruolo determinante nei fenomeni di deperimento delle pinete litoranee. Dopo un tale attacco il deperimento dei pini è piuttosto rapido, la chioma delle piante ingiallisce rapidamente e il tronco assume presto una colorazione rossiccia a causa del distacco della corteccia. La morte della pianta spinge gli insetti a spostarsi su alberi ancora in buone condizioni.
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