La Nuova Sardegna

Nuoro

«Il Comune dimentica la pompia»

«Il Comune dimentica la pompia»

L’opposizione di Siniscola critica la giunta Farris: nessuna azione di tutela

27 febbraio 2022
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SINISCOLA. «L’oro siniscolese, sa pompia, è dimenticato dall’amministrazione»: queste le parole di Anna Grazia Pau e Lorenzo Pau, consiglieri di minoranza in merito alla situazione venutasi a creare sulla gestione dei campi comunali del prezioso agrume. La pompìa (Citrus limon var. pompia Camarda) è una varietà di limone endemica che si trova in particolare nel comune di Siniscola. Basta digitare la parola “Pompia” su un qualsiasi motore di ricerca o sulla più famosa wikipedia per scoprire che qualsiasi definizione o spiegazione del famoso frutto riconduce le sue origini al centro baroniese. «Magra consolazione questa, perché ogni giorno la provenienza, la paternità e l’esclusività di questo frutto e dei suoi derivati viene messa in discussione da molti ed assistiamo a continui furti di identità sentendo le più disparate teorie provenienti da quel di Oliena o Tempio», dicono i due esponenti di La Siniscola che Vorrei.

«Di fronte a qualcosa di valore molti cercano di impossessarsene, ma meno normale – continuano – è la totale indifferenza dell’amministrazione comunale che non muove un dito per difendere e valorizzare la più tipica delle produzioni siniscolesi. Tutto ciò che in passato si è costruito attorno a Sa Pompia è stato lasciato cadere nell’oblio più totale. Il progetto portato avanti dal centro salute mentale è tristemente naufragato spegnendo l’entusiasmo e le aspettative dei disabili che ci lavoravano; il presidio slow food che in altre città è diventato un brand e un’attrazione turistica è misteriosamente sparito e non è dato sapere i risultati del programma Interreg Un Mare di Agrumi in quanto è calata una cortina fumogena che nasconde la verità».

In questa triste situazione «l’unica iniziativa dell’attuale amministrazione comunale è stata quella di incaricare una ditta non di Siniscola per la gestione dei campi di pompia. La raccolta del frutto, per un corrispettivo di poco superiore a 2mila euro, avrebbe dovuto portare alla commercializzazione del prodotto. Ma pare che ciò sia avvenuto solo in parte e molti frutti sono ancora nelle piante, di fatto inutilizzabili. Vorremo chiedere al Sindaco e all’assessore all’agricoltura – concludono i due consiglieri comunali – quale progetto vogliono portare avanti per la valorizzazione della pompia». (s.s.)

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