La Nuova Sardegna

Nuoro

Pratosardo, tavolo tecnico fermo

di Francesco Pirisi
Pratosardo, tavolo tecnico fermo

Gli imprenditori contro l’assessora Angheleddu. «Lavori congelati, deve intervenire la Regione»

04 marzo 2022
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NUORO. Si ritorna al muro contro muro tra l’amministrazione civica e gli imprenditori sul futuro di Pratosardo. Questa volta la questione del contendere è l’operatività del tavolo tecnico, che dovrebbe porre i presupposti affinché l’ex Zir passi al Comune. «Il tavolo non viene convocato dallo scorso mese di ottobre» affermano in una nota i presidenti provinciali di Confindustria, Gianni Bitti, e della Camera di Commercio, Agostino Cicalo, insieme a Roberto Cadeddu, Sara Marotto e Giuseppe Pireddu, rispettivamente a capo di Confesercenti, Cna e Confartigianato. L’amministrazione civica avrebbe congelato i lavori del tavolo tecnico in attesa di una bozza di programma da parte delle organizzazioni, che riuniscono gli operatori. Motivazione che però i cinque presidenti non accettano: «Abbiamo letto con stupore sulla stampa – affermano in una nota – le dichiarazioni dell’assessora comunale, Angheleddu, in merito al fatto che il comitato tecnico sia stato convocato diverse volte. Di fatto il gruppo di lavoro non è mai diventato operativo – aggiungono – ed è fermo in attesa che il Comune di Nuoro, per il tramite del commissario regionale, presenti la documentazione sulla gestione liquidatoria». Il gruppo di lavoro è stato istituito dalla giunta municipale nel luglio dell’anno scorso. Una nomina successiva alla decisione della Regione di accelerare le operazioni di liquidazione del consorzio Zir di Pratosardo, che è commissariato dal 2008. La legge regionale ne ha previsto il passaggio al Comune, o in subordine al Cip, il Consorzio industriale provinciale. Operazione in un primo tempo da chiudersi a settembre dell’anno passato e poi prorogata, al prossimo giugno, dall’assessora dell’Industria, Anita Pili. Propedeutico al passaggio di consegne, il tavolo tecnico, composto, oltreché dagli amministratori civici, dai direttori delle organizzazioni provinciali di industriali, artigiani e commercianti, insieme ai rappresentanti del consorzio operatori di Pratosardo. Tra le cose da vagliare la situazione debitoria del consorzio in via di scioglimento, stimata ad agosto del 2021 in circa 4 milioni e 350mila euro. Pendenze la cui copertura da parte della Regione è prevista dalla stessa legge di liquidazione. Ma su cui il Comune continua a chiedere garanzie, prima di fare il gran passo di acquisire il sito produttivo. Sennonché tutti i buoni propositi si sono per il momento arenati nell’ennesima interruzione delle comunicazioni tra imprenditori e Comune. Da qui la nota dei presidenti Bitti, Cicalò, Cadeddu, Pireddu e Marotto, che contestano l’amministrazione civica: «Smentiamo quanto affermato dall’assessora Angheleddu, secondo la quale l’accordo era di arrivare a una nuova convocazione, dopo una bozza di programma degli operatori, da discutere insieme e consegnare poi alla Regione». I rappresentanti di categoria, anzi, sottolineano che comunque sarebbero stati impossibilitati a preparare in questo frattempo la bozza. Questo, prima di tutto, per il motivo di non avere avuto a disposizione gli atti di liquidazione del consorzio, sui quali il commissario Leoni aveva prima opposto un rifiuto, perché atti riservati alle operazioni liquidatorie, e solo dopo comunicato di poterli rendere consultabili. Tant’è, ricordano i rappresentanti degli imprenditori «la prima riunione del tavolo, a settembre, si è conclusa con un nulla di fatto». La venuta a Nuoro, nel mese di ottobre, dell’assessora regionale, Pili, sembrava avesse aperto la via alla soluzione delle questioni pregiudiziali: «Da allora – affermano i rappresentanti degli imprenditori – sulla vicenda è calato il silenzio e la documentazione è secretata. Un fatto che continuiamo a ritenere inaccettabile. Intervenga l’assessora Pili».

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