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Nuoro, tutto il Comune a portata di clic

di Paolo Merlini
Nuoro, tutto il Comune a portata di clic

Dopo un anno di lavoro moltiplicati i servizi online. Fornite 1200 identità Spid: tra loro una centenaria 

22 giugno 2022
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NUORO. C’è voluto un anno di lavoro, ma la transizione digitale del Comune di Nuoro è stata avviata ed è già a buon punto, dicono l’assessore alla programmazione Filippo Spanu e il sindaco Andrea Soddu, che ieri hanno illustrato i risultati dell’innovazione tecnologica nei servizi al cittadino con l’esperto di informatica nella pubblica amministrazione David Harris, che ha curato la transizione assieme ai due specialisti informatici in organico in municipio e ad altri due assunti in vista dell’obiettivo. Un lavoro che ha già avuto un riconoscimento nei giorni scorsi al Forum della pubblica amministrazione svoltosi a Roma nei giorni scorsi, dove la digitalizzazione dei servizi nel Comune di Nuoro è stata classificata come “medio-alta”. L’altro premio ha anche un valore economico, pari a 700mila euro che arriveranno grazie al Pnrr e che saranno utilizzati interamente per la transizione digitale; un bel passo in avanti se si pensa che questo primo anno di innovazione è costato 250mila euro, somma già doppia rispetto a quella che abitualmente il Comune di Nuoro destinava in passato ai servizi informatici.

Ma tutto questo cosa significa in concreto per il cittadino? Come cambia il suo rapporto con la macchina burocratica del Comune? Il primo passo, come ha spiegato Harris (ora in pensione, ha lavorato gratuitamente ottenendo solo il rimborso spese per le trasferte da Sassari, dove risiede da 40 anni), è nel modello self-service, cioè nella possibilità per l’utente di accedere a una serie di servizi che sino a pochi anni fa avrebbero richiesto la fila in municipio, per non dire delle restrizioni all’accesso del pubblico imposte dalla pandemia. La ristrutturazione, chiamiamola così, è stata prima di tutto interna all’amministrazione (in municipio manca il wifi, ma è uno dei prossimi obiettivi), e ha avuto subito riflessi all’esterno con la creazione del nuovo sito web e l’integrazione col il pagamento tramite PagoPa e l’identificazione con lo Spid e l’app Io. Tutto ciò comporta la possibilità di scaricare gratuitamente dal sito comunale i certificati anagrafici, compilare e presentare le proprie istanze online, prendere appuntamento via web con le strutture del Comune, pagare i tributi sempre in via digitale e conoscere in tempo reale la propria posizione tributaria.

La parola magica per accedere a tutto ciò è, soprattutto, Spid, il sistema pubblico di identità digitale che sta diventando fondamentale nel rapporto fra cittadini e burocrazia. Il dato nazionale parla di 30 milioni di italiani che ne sono entrati in possesso: poi bisogna vedere quanti lo utilizzano, ma una volta che lo si è usato difficilmente si torna indietro. Anche perché, come ricordava Harris, finalmente il cittadino è in possesso di un unico strumento con cui interfacciarsi con lo Stato in tutte le sue articolazioni, dal Comune ai ministeri. E può farlo con una reale opera di semplificazione, sorpassando con un’azione del proprio smartphone (l’uso del Qr code) tutte le password necessarie sino a poco tempo fa.

L’amministrazione comunale in tutto ciò ci ha messo del suo, e per favorirne la diffusione ha istituito da novembre sino al 15 giugno scorso un servizio gratuito per fornire lo Spid nella sede dell’Europe Direct in via Manzoni. Per farlo al meglio ha messo al lavoro dieci giovani del servizio civile: alla ripresa, probabilmente a settembre, saranno 16 (in municipio il servizio è sempre attivo). In pochi mesi 1200 cittadini hanno usufruito del servizio. L’età media degli utenti che si sono rivolti allo sportello e hanno ottenuto lo Spid è 56 anni. Il più giovane ne ha 18, la più grande è una donna che ne ha ben 103, segno che la transizione digitale è davvero alla portata di tutti.

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