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Ambiente

Posada boccia la proposta di un parco eolico marino

di Sergio Secci
Posada boccia la proposta di un parco eolico marino

Il consiglio comunale dà parere negativo al nuovo progetto

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Posada Un’altra proposta per la realizzazione di un parco eolico galleggiante davanti alle coste di Posada. Questa volta la richiesta arriva dalla società Avenhexicom per la realizzazione di un impianto con 86 aerogeneratori galleggianti di 25 MW di potenza collegati con un cavidotto al Comune di Civitavecchia. Ed è proprio dalla Capitaneria di porto della cittadina laziale che è arrivata la richiesta di nullaosta. L’avviso pubblico è del 10 ottobre scorso con l’invito agli interessati a presentare per iscritto eventuali pareri negativi.

Cosa che ha immediatamente fatto l’amministrazione comunale baroniese che già nei mesi scorsi si era opposta alla realizzazione di un altro progetto analogo. Il sindaco di Posada Salvatore Ruiu ha subito riunito la giunta comunale che ha deliberato il parere contrario al nuovo mega impianto per girarlo entro i tempi previsti all’ente ministeriale. «Questa amministrazione condivide in linea di massima l’interesse alla realizzazione di un programma di energie rinnovabili – dice il sindaco –. Ma la presenza di 86 aerogeneratori galleggianti posizionate ad una distanza dalla costa compresa tra 25 e 40 chilometri non porterà alcun beneficio al nostro territorio, solo un forte impatto ambientale devastante per la nostra prima attività economica che è il turismo».

Il documento della giunta spiega che il centro baroniese fa parte del parco naturale di Tepilora e che il suo territorio è inserito dall’Unesco all’interno della riserva di Biosfera dove l’area di Posada rappresenta il “Core” ovvero la zona di maggiore pregio e tutela. C’è poi da aggiungere che la zona umida del delta del fiume è entrata a far parte della convenzione internazionale di Ramsar e che l’area marina tra Tavolara e Capo Comino è inserita nel Sic all’interno della rete Natura 2000 con decisione di esecuzione della Commissione europea del 16 febbraio 2022.

Alla luce di questi elementi di tutela, secondo la giunta comunale risulta chiaro che la realizzazione del parco eolico marino creerebbe un notevole danno nella percezione paesaggistica dell’intero territorio con enormi ricadute negative riguardo la tutela e la valorizzazione delle specie protette e fruizione naturalistico ambientale dell’intero territorio. Le pale sarebbero collocate davanti al territorio della costa tra Olbia e Siniscola, una delle zone di maggior richiamo turistico a livello nazionale e in chiave turistica sarebbe davvero difficile tollerare un impatto di questo tipo.

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