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Multimedialità

La mostra su Frida Kahlo spalanca la stagione del turismo a Bitti

La mostra su Frida Kahlo spalanca la stagione del turismo a Bitti

La rassegna e gli altri percorsi di arte, cultura e accoglienza

10 aprile 2023
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Bitti Seconda giornata ed è già un ottimo inizio. Al cinema Ariston di Bitti, l’apertura della mostra multimediale “Frida Kahlo – Viva la vita”, una straordinaria esposizione visitabile sino al prossimo 9 luglio, ha già in sé tutti gli elementi per fare da apripista alla nuova stagione turistica del centro barbaricino che punta con decisione sulla cultura per un nuovo colpo di reni in direzione dello sviluppo. La pasqua bittese si tinge dunque delle suggestioni artistiche e dei colori di una delle artiste più importanti del Novecento, simbolo dell’emancipazione femminile. Personalità fortissima e artista capace che grazie alle sue opere surrealiste e ai suoi autoritratti è un’eroina dell’arte popolare messicana post – rivoluzionaria. A soli diciotto anni, Kahlo, fu vittime di un incidente che le causò la rottura della colonna vertebrale, delle costole e del piede, e nel corso della sua vita subì circa trentadue operazioni chirurgiche. Tuttavia, nonostante il debole stato di salute, Frida Kahlo fu descritta come una donna molto passionale, indipendente e ribelle: da adolescente amava vestirsi come le soldaderas (donne che combatterono durante la rivoluzione messicana), si iscrisse al partito comunista ed ebbe numerosi amanti, sia uomini che donne. I dipinti e la vita di Frida Kahlo (Coyoacán, 1907 – 1954) saranno presentati attraverso proiezioni video, effetti luminosi e acustici, celebrando la sua figura di donna e artista attraverso un forte impatto sensoriale, una immersione dei sensi, capace di coinvolgere pienamente il visitatore con gli strumenti della multimedialità.

Una voce fuori campo nel ruolo di Frida Kahlo e una colonna sonora faranno da sottofondo acustico della presentazione. Lo stile unico e immediatamente riconoscibile dell’artista centroamericana è parte integrante della sua identità: la cultura messicana e la disabilità hanno segnato il suo percorso artistico e l’ideologia politica, temi centrali nel suo lavoro e ben identificabili in “Viva la vita”. Una Frida Kahlo vista anche con gli occhi del fotografo colombiano Leo Matiz, che ha colto l’essenza della sua anima e della sua femminilità in 13 scatti effettuati nell’intimità domestica di Casa Azul, nel quartiere di Coyocàn, un sobborgo di Città del Messico. È questo quanto potrà trovare il visitatore che deciderà di raggiungere Bitti per una full immersion culturale che oltre alla nuova mostra inaugurata ieri può contare su altri importanti tasselli di un percorso più ampio. Ma il bello deve ancora venire perché il nuovo museo i cui lavori stanno giungendo al termine potrà rappresentare davvero un qualcosa di unico per l’intero territorio. Che sta dimostrando una importante vitalità sul fronte pubblico e privato: il caso della vicina Lula e con il suo Mac Lula di arte contemporanea, è uno di questi ingranaggi. Ma tornando a Bitti occorre sottolineare la sinergie tra i siti e l’occhio di riguardo per gli studenti. Per le scolaresche è previsto un biglietto unico per accedere anche a tutti gli altri attrattori del territorio (Museo della Civiltà pastorale e contadina, Museo Multimediale del Canto a tenore, sito nuragico di Romanzesu, parco paleontologico all’aperto “BittiRex”). La gestione degli ingressi e l’accoglienza sono affidate alla cooperativa Istelai di Bitti, che cura le attività dell’area museale e di quella archeologica di Romanzesu. La mostra è finanziata da Regione Sardegna, Fondazione di Sardegna e Comune di Bitti

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