La Nuova Sardegna

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Corte dei Conti

Nuoro, incidente per colpa di una buca: danno erariale per due funzionari

di Paolo Merlini
Nuoro, incidente per colpa di una buca: danno erariale per due funzionari

Condannati un ex dirigente delle manutenzioni e un geometra

13 aprile 2023
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Nuoro Non spetta solo al Comune risarcire le vittime, o i loro parenti in caso di eventi mortali, di un incidente stradale avvenuto in un’arteria di competenza dell’ente e causato dalla cattiva manutenzione, più banalmente da una buca non sistemata. Se infatti l’omessa manutenzione stradale ha responsabilità ben precise, accertate da una precedente sentenza penale, e dunque individuate nei funzionari che avrebbero dovuto vigilare sulla corretta manutenzione, il risarcimento deve essere suddiviso tra Comune e funzionari.

Lo ha stabilito una sentenza dei giorni scorsi della Corte dei conti di Cagliari, presidente Donata Cabras, chiamata a esprimersi sulle conseguenze di un incidente avvenuto in città il 26 aprile 2008 in cui perse la vita il ventiduenne Giuseppe Pintori. Alle 13,45 di quella giornata fatale, il giovane percorreva in sella alla sua Suzuki 600 viale Badu 'e Carros in direzione di Corte. All’altezza del bivio che porta al carcere, la ruota anteriore della moto era finita in una buca non segnalata. Il conducente aveva perso il controllo ed era andato a schiantarsi contro un palo della luce. La morte era stata istantanea. Pintori indossava il casco ma le lesioni alla spina dorsale erano state tali da non lasciargli scampo.

I rilevamenti della polizia e le successive indagini stabilirono come l’incidente fosse senza ombra di dubbio da attribuire alla profonda buca non segnalata da alcun cartello. Fu così che quattro anni dopo due funzionari del Comune finirono a processo con l’accusa di omicidio colposo. Si tratta di Maria Giuseppa Antonia Manca, ingegnere, originaria di Alà dei Sardi e residente in città, e di Giovanni Antonio Polo, geometra, nato a Ozieri e residente a Loiri Porto San Paolo. All’epoca Manca era dirigente pro tempore del Settore Ambiente e Manutenzioni del Comune di Nuoro, mentre Polo era responsabile dell’Area 1“Viabilità, illuminazione pubblica e traffico” dello stesso settore, e pertanto deputato «a ricevere le segnalazioni, eseguire sopralluoghi e proporre i relativi interventi» nelle strade, come è scritto nella sentenza della Corte dei conti. Al processo contro i due funzionari la madre dello sfortunato giovane, Mariangela Aironi, si costituì parte civile . Durante il dibattimento emerse che la pericolosità della buca era stata segnalata due volte dalla polizia urbana al settore di competenza, già cinque mesi prima dell’incidente, ma non era stato attuato alcun intervento di manutenzione o riparazione. Successivi approfondimenti stabilirono che la buca, profonda tra i sei e i dieci centimetri, era stata causata durante i lavori di una ditta impegnata nella posa della fibra ottica per conto di Telecom (a quanto pare senza autorizzazione) che aveva semplicemente ricoperto il chiusino sottostante la buca con uno strato di terriccio e bitume che all’epoca dell’incidente si era già dissolto.

Al processo di primo grado Manca e Polo furono condannati per omicidio colposo e, in solido con il Comune, al pagamento di una provvisionale di 80mila euro più 10mila di spese processuali a favore della parte civile. La sentenza fu ribadita in appello nel 2017. Lo stesso anno il Comune impegnava come debito fuori bilancio la somma di 93mila euro a titolo di risarcimento della madre del giovane. Sulla vicenda si è pronunciata anche la Cassazione, che nel 2018 ha annullato senza rinvio la pronuncia d'appello per intervenuta prescrizione e conseguente estinzione del reato, rigettando i ricorsi agli effetti civili «essendo stata congruamente e logicamente motivata da parte dei giudici di merito la responsabilità degli imputati in relazione all'evento luttuoso».

Si arriva così alla sentenza della Corte dei conti, che ha condannato Manca e Polo a pagare, a titolo di risarcimento di danno, a favore dell’erario e segnatamente del Comune di Nuoro, in parti uguali, la somma complessiva di euro 32.647,63 euro più interessi e rivalutazione monetaria. Il collegio dei giudici ha infatti ritenuto che dal danno patrimoniale complessivo (i 93mila euro versati agli eredi di Pintori) andasse scomputato il 50% in virtù dei vari soggetti coinvolti nella vicenda (la Telecom e la ditta che aveva eseguito i lavori), più una ulteriore riduzione del 30% non avendo il Comune assicurato i propri funzionari per questo tipo di imprevisti, nonché per la ridotta anzianità di servizio di Polo e per il fatto che Manca ricoprisse l’incarico di dirigente del settore per sostituire un collega in malattia.

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