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Nuoro, l'Ortobene rinasce con Forestas: nuovi cantieri in cima al monte

di Francesco Pirisi
Nuoro, l'Ortobene rinasce con Forestas: nuovi cantieri in cima al monte

Durerà 15 anni l'accordo siglato con il Comune per gestire 737 ettari di bosco

17 maggio 2023
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Nuoro Saranno probabilmente estati più serene sul monte Ortobene. Perché la gestione dell’agenzia Forestas limiterà lo svilupparsi degli incendi boschivi. Il Comune ha deciso di affidare in concessione all’ente della Regione 737 ettari degli 898 della Zps, la zona di protezione speciale. Con il vantaggio anche di un freno ai roghi. Ma non solo. Tra gli obiettivi c’è la valorizzazione del bosco, con tutte le pertinenze, dai sentieri, alle fonti, ai “pinnetos”. Due giorni fa il via libera alla convenzione da parte del consiglio comunale. L’accordo è per 15 anni di gestione. Non entrano nella concessione la cima del monte (con il parco) l’ex albergo Esit, l’area di “Sedda Ortai” e quella di “Farcana”, con i suoi impianti sportivi. Rimarranno nell’amministrazione diretta del Comune. Si tratta di terreni che erano già in affidamento temporaneo all’agenzia, ma sul quale proprio ora stava per scriversi la parola fine. Forestas vi insedierà alcuni cantiere, con l’inserimento di nuove maestranze. Sul mandato sancito nella convenzione, il quadro dell’assessora comunale Valeria Romagna, che ha la delega per l’Ortobene: «Oltre alle attività di sorveglianza e prevenzione degli incendi – ha spiegato – Forestas sarà impegnata nell’opera di “rinaturalizzazione verso formazioni di sole specie autoctone”, con interventi volti a favorirne la crescita». Si farà in pratica prima di tutto quell’intervento di pulizia del bosco che è mancato in questi anni, tanto da fare dire, a residenti e no, che il monte Ortobene era sempre sul punto di accendersi, come un bracciere temporaneamente sopito. Tagli di piante caduche e senza più linfa, con il sistema appunto dell’intervento selettivo. Tanto da credere che alla fine rimarranno sul terreno un bel po’ di quintali di legnatico: «Sarà assegnato ai cittadini che ne faranno richieste – ha ricordato il sindaco Andrea Soddu – cosicché verrà anche recuperata la destinazione per gli usi civici, che è stata propria del monte sino all’Ottocento, prima dell’editto delle chiudende».

La richiesta di assegnazione tramite l’ufficio dei Servizi sociali. Prima l’assessora Romagna e poi lo stesso sindaco hanno rimarcato il cammino del procedimento amministrativo, avviato quando l’assessorato dell’Ambiente era in capo al sardista, Giuliano Sanna. Tra le interlocuzioni e pareri, quelli con il Corpo forestale, l’Ufficio tutela del paesaggio e la stessa agenzia Forestas. Mentre l’iter in municipio è stato segnato dalla discussione nella commissione competente, presieduta da Narciso Guria. La convenzione ha anche il benestare del comitato di gestione della Zone a protezione speciale. Che, tra le altre cose, ha dato indicazioni sugli interventi per la valorizzazione in chiave turistica dei 700 e passa ettari: «Questo obiettivo specifico – ha proseguito l’assessora comunale Valeria Romagna – sarà concretizzato con la manutenzione della rete sentieristica e il ripristino di altri itinerari, di interesse paesaggistico e naturalistico, costituiti da piste, sentieri, mulattiere, carrarecce, sino ai camminamenti storici». Insomma un accordo che costituisce anche un passo in avanti nel percorso di valorizzazione previsto con la nascita della Zps.

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