Diga di Cumbidanovu, incendiato un mezzo della ditta appaltatrice
Orgosolo, l’azienda: “Un fulmine a ciel sereno. Abbiamo presentato denuncia, confidiamo nelle istituzioni”
Orogosolo Qualche giorno fa, la notizia della imminente conclusione dell’iter per l’avvio dei lavori che porteranno al completamento della diga di Cumbidanovu, una delle 12 infrastrutture idriche incompiute in Italia, per le quali sono stati nominati i commissari straordinari dal ministero delle Infrastrutture. All’inizio della settimana, però, un episodio di cronaca ha riguardato il cantiere. Qualcuno ha infatti danneggiato, incendandolo, un escavatore della Icm Spa di Vicenza, aggiudicataria dell’appalto del Consorzio di bonifica della Sardegna centrale. «Un atto che non fa bene», ha commentato laconicamente l’ingegnere Alessandro Leotta, direttore del cantiere. L’escavatore, un mezzo nuovo, con appena 500 ore di operatività, ha subito danni importanti: prima con un masso sono stati infranti i vetri dell’abitacolo, per poter cospargere l’interno di liquido infiammabile al quale è stato dato fuoco. Leotta ha presentato la denuncia ai carabinieri. Del fatto è stato informato il presidente del Consorzio di bonifica, Ambrogio Guiso. «Mi dispiace molto, sono cose che non devono succedere. Questa azienda è qui per lavorare e darà lavoro per i prossimi quattro anni», ha detto Guiso. L’area è stata già consegnata, la Icm ha inziato a predisporre il cantiere e ha anche già assunto maestranze locali. «Certamente, per noi è stato un fulmine a ciel sereno», ha sottolineato il geometra Francesco Fiumara, responsabile d’area per la Sardegna e la Sicilia della Icm Spa. L’azienda ha realizzato importanti opere nell’isola, compreso il completamento della diga di Maccheronis. «Siamo venuti per operare, dal momento della consegna del cantiere sono previsti circa 33 mesi di lavori che avranno anche una ricaduta economica sul territorio. Abbiamo fatto la denuncia, confidamo nelle istituzioni». Nell’area cantiere non ci sono telecamere. «Le predisporremo», aggiunge Fiumara. I lavori hanno ottenuto ilvia libera dell’Ufficio dighe (la commissaria per Cumbidanovu è Angelica Catalano, già responsabile della Direzione generale Dighe del Mit), del direttore del Consorzio (ente committente) Bastiano Bussalai. «Stiamo aspettando il visto dell’ente finanziatore, l’assessorato regionale ai Lavori pubblici – conclude Fiumara –. Ma è tutto pronto». L’azienda guarda avanti, e lo fa anche il Consorzio. Il cantiere di Cumbidanovu ha compiuto 34 anni. Quando la diga sarà conclusa, darà risposte rese ancora più importanti dagli evidenti cambiamenti climatici che stanno provocando prolungate siccità. E le darà anche al settore agricolo, in un’area di 2800 ettari di terreni nei comuni di Orgosolo, Oliena, Nuoro, Orune, Lula e Dorgali. © RIPRODUZIONE RISERVATA