La Nuova Sardegna

Nuoro

Limbas

Premio Ondras 2024 a Orgosolo: «Un’eccellenza linguistica, un esempio per tutti»

di Luciano Piras
Premio Ondras 2024 a Orgosolo: «Un’eccellenza linguistica, un esempio per tutti»

Il riconoscimento va per la prima volta a un’intera comunità. Crei Acli e Fondazione di Sardegna premiano anche Castillo Suarez Garcia, Pantaleone Danilo Brancati e Franco Siddi

3 MINUTI DI LETTURA





Orgosolo «Orgosolo è un vero e proprio simbolo della lotta per la preservazione della lingua sarda e dimostra che è ancora possibile mantenere viva una lingua minoritaria in un mondo sempre più globalizzato». Da qui la decisione di assegnare il Premio Ondras al paese barbaricino, a una comunità intera, dunque, non a un singolo poeta o scrittore o intellettuale o personalità che dir si voglia, come successo nelle due precedenti edizioni. È la grande novità del premio internazionale targato 2024 per le minoranze linguistiche europee promosso da Crei Acli (Comitato regionale emigrazione e immigrazione delle Acli Sardegna) sotto gli auspici della Fondazione di Sardegna.

Assieme a Orgosolo, sabato prossimo alla Manifattura Tabacchi di Cagliari (alle ore 18), riceveranno il prestigioso riconoscimento anche altri tre protagonisti che si sono distinti per il loro prezioso contributo dato in favore della promozione e valorizzazione delle lingue minori: la scrittrice e filologa basca Castillo Suarez Garcia; Pantaleone Danilo Brancati, rappresentante di rilievo della comunità grecanica d’Italia; Franco Siddi, giornalista e già consigliere di amministrazione Rai (fondamentale è stato il suo impegno per assicurare uno spazio radiotelevisivo fisso alla lingua sarda in Rai).

Così ha deciso, all’unanimità, la giuria di questa terza annualità di Ondras, composta dallo scrittore e attivista di lungo corso Giuseppe Corongiu, dalla giornalista televisiva nonché editor Mariantonietta Piga e dal sociologo nonché autore di trasmissioni radiofoniche Nicolò Migheli. A metterci il suggello ci ha pensato il presidente regionale delle Acli Mauro Carta.

«Le Acli della Sardegna – sottolinea Carta – hanno da sempre avuto attenzione alla lingua sarda ed è bello che ormai da diversi anni riusciamo a dare spazio e giusta importanza anche alle altre cosiddette lingue minoritarie. I premiati di quest’anno mostrano come il lavoro sulle lingue possa essere fatto in vari modi e direzioni ma anche come una lingua, nel caso di Orgosolo, possa diventare un rilevante elemento identitario. Attraverso questo premio le Acli danno il loro contributo per incrementare il plurilinguismo e la comprensione interculturale, e promuovere la diversità linguistica e culturale europea».

La comunità di Orgosolo è un esempio lampante, dunque. «L’uso del sardo scompare anche nei paesi dell’interno – spiegano i giurati del Premio Ondras –. Le famiglie spesso abbandonano la lingua propria dell’isola per passare all’italiano con un ritmo e una velocità impressionanti. Larghe zone della Sardegna sono ormai prive di una trasmissione intergenerazionale soddisfacente che fa temere un depauperamento futuro peraltro già in atto. Per fortuna ci sono territori e paesi che non ubbidiscono a questa regola ineluttabile». Secondo la giuria, il centro nel quale «questa resistenza linguistica è più forte di altri luoghi è Orgosolo, che secondo gli osservatori, mantiene questa particolare leadership in Sardegna senza concorrenti apparenti. È giusto allora tributare un riconoscimento alla comunità del centro barbaricino quale luogo simbolico di esistenza in vita della lingua sarda quale lingua normale di trasmissione in famiglia e di vita comunitaria. Un esempio per tutti gli altri, un’eccellenza linguistica».

Primo piano
La tragedia

Perde il controllo del furgone e sbatte contro il guardrail: autotrasportatore muore sul colpo

Sardegna

Morte Luigi Contena, davanti all'ovile dove è stato ucciso due lumini con le immagini di Gesù e padre Pio

Le nostre iniziative