La sindaca non gli concede la fascia tricolore e l’assessore si dimette
Birori, la protesta di Orazio Culeddu: «Ero l’unico sprovvisto alla cerimonia per ricordare la tragedia della Moby Prince»
Birori Il sindaco non gli concede la fascia tricolore e l’assessore rassegna le dimissioni. Succede a Birori dove Orazio Culeddu lascia l’incarico in aperta polemica con la sindaca Silvia Cadeddu e torna a fare il semplice consigliere. «È con profonda amarezza che ho formalizzato le mie dimissioni dalla carica di assessore della giunta comunale di Birori, con delega alle Attività Produttive, Politiche del lavoro, Rapporti con le società partecipate, Ambiente e tutela del Territorio, polizia locale e servizio di Igiene urbana, in maniera definitiva ed irrevocabile in quanto sono venute meno le condizioni necessarie per svolgere tale ruolo - scrive Culeddu - Ciò in virtù di tutta una serie di eventi che, da diversi mesi, hanno reso sempre meno incisivo il mio lavoro di assessore fino a renderlo impossibile. Non nego che la goccia che ha fatto traboccare il vaso sia stata la reiterata e immeritata umiliazione subita in occasione della mia partecipazione, come assessore comunale, alla commemorazione del 34° anniversario della strage del Moby Prince, svoltasi a Livorno il 10 aprile, in cui perirono, arse vive, 140 vittime e tra queste anche il nostro compianto concittadino Gianfranco Campus».
La cerimonia, svoltasi alla presenza delle più alte autorità civili, militari ed ecclesiastiche, oltreché di numerosi familiari e parenti delle vittime, insieme ai presidenti delle due associazioni che li rappresentano, «Era - secondo Culeddu - di importanza tale da suggerire al sindaco del Comune di Birori di concedere al sottoscritto l’uso della fascia tricolore e del gonfalone, per ivi rappresentare l'intera comunità birorese. Ero l’unico amministratore ad esserne sprovvisto tra l'imbarazzo e lo sconcerto di tutti gli altri rappresentanti muniti del segnale distintivo dei rispettivi Comuni coinvolti nella strage».
«Per sopperire a questa discriminazione, già perpetrata in mio danno nell’aprile 2023, presentai una specifica mozione nell’aprile 2024, approvata all’unanimità con deliberazione del Consiglio Comunale numero 19 del 01/07/2024, in cui si è dato atto di consentire l'utilizzo della fascia tricolore non solo al vice sindaco ma anche ad un assessore o ad un consigliere delegato per la partecipazione a specifiche cerimonie pubbliche di natura religiosa e/o istituzionale. Detto provvedimento è rimasto lettera morta poiché di fatto disapplicato. Ho rassegnato le dimissioni serenamente poiché consapevole di aver improntato il mio impegno ed il mio comportamento alla massima onestà e serietà, per finalità collettive e mai personali, sebbene tutto ciò non pare sia stato apprezzato dal primo cittadino, perciò sono venuti meno i presupposti e la fiducia reciproca, essenziali per la prosecuzione dell'incarico. Tornerò al mio ruolo di consigliere comunale frutto del responso delle urne in cui ottenni un risultato di tutto rispetto, essendo il secondo candidato più votato, ed auspico che i miei concittadini comprendano la mia inevitabile decisione»