La Nuova Sardegna

Olbia

La laguna è inquinata, niente ostriche

di Tiziana Simula
La laguna è inquinata, niente ostriche

Gli ispettori Asl al lavoro: stop alla commercializzazione, una mazzata per la coop di San Teodoro

04 luglio 2012
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SAN TEODORO. Niente ostriche teodorine sulle tavole della Gallura. Da settimane, i molluschi allevati nelle acque della laguna non possono essere raccolti e commercializzati, un fermo imposto con un'ordinanza sindacale dopo che le analisi effettuate dall'Asl 2 su acqua e molluschi hanno evidenziato valori fuori norma, rivelando la presenza di un inquinamento microbiologico, con escherichia coli superiori ai parametri di legge. Lo stop, scattato cinque settimane fa, ha riguardato anche la produzione di arselle, attività svolta da due differenti cooperative in altrettanti punti della laguna, ma l'emergenza in questo caso è rientrata: i valori sono ritornati alla normalità, e due giorni fa, il sindaco Tonino Meloni ha revocato l'ordinanza. Che continua, invece, a permanere per l'allevamento delle ostriche, attività decollata nel 2007 (tre anni prima, in via sperimentale), per iniziativa della Compagnia ostricola mediterranea, una coop che dà lavoro a sei persone e di cui è responsabile tecnico Alessandro Gorla. Una brutta mazzata all'avvio della stagione, proprio quando la richiesta del prodotto aumenta. «Lo stagno è costantemente monitorato dall'Asl - spiega Luciano Decandia, presidente della Società Stagno, che gestisce l'attività di pesca della laguna, di cui il Comune detiene il 51% del capitale azionario -. I prelievi vengono effettuati ogni quindici giorni, ora, da quando è emerso il problema, ogni settimana». L'amministrazione comunale vigila attentamente su quanto sta accadendo nelle acque della laguna - una delle zone umide più importanti della Sardegna, inserita tra le aree Sic (sito d'interesse comunitario) per il suo valore naturalistico - e incalza Abbanoa, con cui i rapporti sono già alle strette, perchè individui l'origine del problema, da ricercare con ogni probabilità nel malfunzionamento di qualche stazione di sollevamento. «Il problema in parte è già rientrato: i valori, per quanto riguarda le arselle, sono ritornati alla normalità e il sindaco ha revocato l'ordinanza – spiega l'assessore ai Lavori pubblici, Alberto Melinu – . Stiamo seguendo la questione con grande attenzione: Abbanoa sta intervenendo in questi giorni su una pompa di sollevamento a ridosso della laguna, ma non sappiamo se la causa sia effettivamente quella. Ci auguriamo che possa risolversi al più presto, è un fatto che ci preoccupa non poco, sia dal punto di vista ambientale che economico, per chi ci lavora». E ad essere preoccupato è soprattutto Alessandro Gorla: in 5 settimane di fermo, la coop ha perso oltre 10 mila euro di incasso, tanto è il fatturato medio mensile in estate. «I controlli serrati da parte dell’Asl non avevano mai messo in evidenza in tanti anni di attività alcuna criticità: è la prima volta che accade – dice l’ostricoltore –. Un problema che si aggiunge ad altri, in un periodo economicamente già difficile».

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