La Nuova Sardegna

Olbia

Il no di Aggius alla mega antenna

Il no di Aggius alla mega antenna

La conferenza di servizi ha espresso il suo parere contrario. Cittadini soddisfatti

15 aprile 2014
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AGGIUS. La Conferenza di servizi, riunitasi ieri presso la sede comunale, ha detto no all'installazione di una mega antenna entro i confini dell'abitato del paese.

Un no espresso in maggioranza, con voto determinante dei rappresentanti delle Soprintendenze ai Beni culturali e monumentali e del Corpo forestale e di Vigilanza ambientale valso a neutralizzare lo scontato sì dei rappresentanti dell'azienda che ha in progetto l'installazione dell'antenna stessa, ovvero la Telecom. «Per ora va bene così«, è stato il commento a caldo di amministratori comunali e cittadini, anche se nessuno esclude l'eventualità - quasi una certezza - che l'azienda possa ricorrere nelle sedi appropriate. In ogni caso sarà comunque battaglia da parte delle istituzioni e della popolazione, gli uni e gli altri in vigilanza permanente. Se durante lo svolgimento della prima Conferenza di servizi c'è stato sotto il municipio un presidio di cittadini issanti dei cartelli, ieri mattina ad esprimere il sacrosanto dissenso sono stati gli allievi delle scolaresche locali, giovanissimi dai tre ai quattordici anni. I loro edifici scolastici - le scuole materna, elementare e media - ricadono infatti ad alcune decine di metri dal punto prescelto dalla Telecom, un cortile privato il cui proprietario non mancherà legittimamente di ritirare un congruo canone d'affitto. Ancora più vicino - quasi confinante - è l'ambulatorio della Asl mentre nei dintorni si trova la Casa di riposo per anziani. Tutti questi delicati stabilimenti in aggiunta alle abitazioni sorte in questi ultimi decenni nell'area circostante il punto prescelto per l'installazione dell'incongrua antenna e i cui abitanti stanno covando rabbia e sentimenti di vendetta.

Resta poi fondamentale lo stupro ambientale nei confronti di un paesaggio -quello del "Resegone" dei monti intorno al paese - riconosciuto e celebrato. «Quello che non accettiamo sono le decisioni calate dall'alto e dall'esterno- dice il vicesindaco Nicola Muzzu-. Se comunque ci dovesse essere la contrattazione su un altro sito meno compromettente siamo disposti a trattare. Non siamo contrari al progresso e alle nuove tecnologie». (t.b.)

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