La Nuova Sardegna

Olbia

Pier Sesto Demuro: da Cappellacci la prima bocciatura

Pier Sesto Demuro: da Cappellacci la prima bocciatura

Una voce fuori dal coro del consenso generale. È quella di Pier Sesto Demuro, consigliere del Consorzio di bonifica. Demuro tiene in mano la delibera con cui l’Autorità di bacino ha detto no allo...

29 maggio 2014
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Una voce fuori dal coro del consenso generale. È quella di Pier Sesto Demuro, consigliere del Consorzio di bonifica. Demuro tiene in mano la delibera con cui l’Autorità di bacino ha detto no allo sfruttamento delle acque del Liscia per uso idroelettrico. «Credo che nè il presidente Pigliaru nè gli assessori abbiamo alcuna responsabilità nel diniego arrivato nei giorni scorsi – dichiara Demuro –. Mi risulta anzi che già in passato, fosse arrivato un altro stop. E per di più dalla giunta di Ugo Cappellacci, molto vicina politicamente al presidente del Consorzio di bonifica. Non si attribuisca quindi alcuna responsabilità politica alla giunta Pigliaru.

Ho poi sentito parlare più volte di un’opera finanziata con 2 milioni di euro dal ministero. La somma è pari solo al 30 per cento dell’importo totale e il Consorzio, come scritto anche nella delibera, si trova inserito come beneficiario all’interno di una graduatoria provvisoria. Sarebbe interessante capire da dove arriverà il resto dei fondi». Demuro va poi all’attacco del presidente Marrone. «Tra i motivi su cui il Consorzio vuole fare perno per far cambiare idea alla Regione sono i risultati ottenuti – conclude –. Il presidente cita impianti di sollevamento, sostituzioni di condotte in cemento che però sono risultati ottenuti dalla vecchia gestione del Consorzio».

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