È emergenza lavoro anche ad Arzachena: raddoppiati i poveri
Cresce la spesa comunale per aiutare i cittadini in difficoltà Aperto un tavolo di concertazione tra istituzioni e sindacati
ARZACHENA. Nella terra del lusso povertà e lavoro diventano emergenze. I numeri dell'assistenza economica sono in vertiginosa crescita. Dal 2011 al 2013 si è passati da 123mila euro di aiuti comunali ai cittadini a 195mila 576 euro. Raddoppiati anche gli inserimenti civici. I 61mila 432 euro spesi nel 2011 sono diventati 115mila 262 nel 2013. Cifre che fanno paura e che sono destinate ad aumentare. Una emergenza di fronte alla quale il Comune non nasconde la sua preoccupazione. «I dati degli aiuti economici negli ultimi tre anni mostrano quanto grave sia la situazione anche nel nostro territorio – spiega il sindaco Alberto Ragnedda –. Sono cresciute anche le domande per gli inserimenti civici. La crisi ha fatto perdere il lavoro a falegnami, giardinieri, operai. Noi cerchiamo di aiutare queste persone utilizzandoli nei nostri cantieri con le loro competenze».
Nasce la delega al Lavoro. Il sindaco ha deciso di istituire una delega specifica al Lavoro. E l’ha affidata a Gianni Baffigo. «Di fronte a una emergenza lavoro di questo tipo abbiamo pensato di dover dedicare energie e un impegno specifico – aggiunge il primo cittadino –. Il nostro delegato al Lavoro avrà il delicato e difficile compito di aumentare il confronto con associazioni, sindacati, imprese, per una costante azione di dialogo. Ma il dialogo deve essere solo il punto di partenza. L’obiettivo è mettere insieme iniziative comuni per affrontare l’emergenza».
Tavolo del lavoro. Il Comune ha già avviato il confronto con i sindacati, locali e regionali. «Tutti insieme dobbiamo capire quali risposte dare a questa emergenza che è anche sociale – sottolinea Ragnedda –. Difficilmente un ente locale ha le leve per dare risposte a un problema di questo tipo. Le competenze sono più della Regione, o dello Stato, che però hanno dimostrato di non essere in grado di intervenire. Pensiamo che attraverso la concertazione tra sistema produttivo, istituzioni e sindacati sia possibile trovare soluzioni concrete».
Subito la Olbia-Arzachena. Tra le strategie sblocca lavoro al vaglio di Comune e sindacati c’è l’apertura immediata del cantiere della Olbia-Arzachena. «Possiamo ragionare con la Regione – afferma Ragnedda –. Siamo per la 4 corsie, ma sappiamo che al momento esiste solo il progetto esecutivo per la due corsie, già approvato. I lavori sarebbero subito cantierabili per 100milioni di euro. L’avvio ddel cantiere porterebbe sicuramente dei benefici all’economia della Gallura».
Tecnici in crisi. La fine del Piano casa e la nuova legge urbanistica regionale, rischiano di alimentare il bacino dei disoccupati anche con migliaia di tecnici. «Secondo una stima fatta dall’Associazione Atta – conclude Ragnedda – 1800 tecnici galluresi tra architetti, ingegneri e geometri finiranno a spasso nei prossimi mesi».
Stop nei cantieri Smeraldi. A rendere ancora più nera l’economia arzachenese la decisione del Qatar di non proseguire nel piano di restyling degli hotel a 5 stelle. Il piano annuale di alcuni milioni di euro è stato sospeso dall’emirato. Sulla regolarità delle suite già realizzate e sulle nuove da costruire è in corso una inchiesta della Procura. (se.lu.)