La Nuova Sardegna

Olbia

Emergenza a Bados, spuntano i liquami davanti alla spiaggia

Emergenza a Bados, spuntano i liquami davanti alla spiaggia

Con l’avvio della stagione turistica la rete fognaria va in tilt Aria di rivolta tra residenti e turisti che abitano sulla strada

24 giugno 2015
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OLBIA. Stessa estate, stessa fogna. A Bados, nella strada davanti all’ingresso della spiaggia, c’è un sinistro laghetto nero, maleodorante, che diventa ogni giorno più grande. Lo conoscono bene le famiglie che trascorrono le loro vacanze davanti alla spiaggia, perché si forma puntualmente ogni estate, sempre nello stesso posto. Sono i liquami che fuoriescono da una rete che evidentemente con l’avvio della stagione turistica va in tilt. Esasperati i turisti che proprio lì hanno comprato o affittato la casa delle vacanze: «Un anno dopo siamo al punto di partenza, dopo le segnalazioni qualcuno ha tentato di tamponare la situazione, ma senza esito positivo dato che ci ritroviamo davanti lo stesso identico schifo».

Bados è una delle spiagge più belle del litorale olbiese. Un autentico gioiello assai apprezzato dai turisti per la sua spiaggia candida e per i servizi garantiti da due concessioni balneari davvero a misura d’uomo. Tutto magnifico, ma ogni anno una vistosa perdita nella rete fognaria rischia di comprometterne fascino e immagine. Sulla strada, infatti, proprio davanti all'ingresso della spiaggia, puntualmente si forma un vero e proprio lago di liquami. Protestano le famiglie che vivono nelle villette davanti alla strada e alla spiaggia, costrette a fare i conti con un odore nauseabondo e una vista poco accattivante. Il problema era già stato affrontato e risolto (si pensava) l’anno scorso, ma evidentemente si era trattato soltanto di una soluzione tampone per chiudere senza altre noie la stagione. Adesso, con l’inizio dell’estate, la stessa situazione si ripete: le pompe di sollevamento non funzionano e ai residenti non resta che sollecitare l’intervento del Comune e di Abbanoa. Ancora una volta la palla passa all'autospurgo, ma nell’attesa la situazione peggiora di giorno in giorno.(red.ol.)

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