La Nuova Sardegna

Olbia

Restauro alla fase finale nella vecchia stazione

di Angelo Mavuli
Restauro alla fase finale nella vecchia stazione

La giunta delibera l’intervento che completa il recupero avviato in precedenza Si pensa già all’affidamento della palazzina: potrebbe divenire un polo turistico

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TEMPIO. Sarà completato il recupero della vecchia stazione ferroviaria, l’edificio che sorge a monte di quello più moderno e a valle del centralissimo Parco delle Rimembranze. Previsto infatti un ulteriore intervento, deliberato qualche giorno fa dalla giunta, che renderà l’antica palazzina e lo spazio attorno nuovamente fruibile. «Si tratta – dice Anna Paola Aisoni, assessore ai lavori pubblici –, di un progetto attuato in continuità con l’intervento più grosso ed importante attuato dalla giunta precedente. Previsto un intervento di pulizia e la pavimentazione dell’esterno della palazzina. Si tratta di un immobile importante dal punto di vista storico che andrà sicuramente ad arricchire il patrimonio della città».

Nessun cenno invece dall’assessore, sull’affidamento della palazzina, alla quale non poche associazioni culturali, sociali e ludiche, guardano da tempo con molto interesse. Trovandosi sulla direttrice stazione ferroviaria-Parco della Rimembranze, quindi passaggio obbligato per i turisti che, soprattutto da maggio a settembre giungono quotidianamente in città, non sono pochi coloro che auspicano che la “vecchia stazione”, ben gestita magari da una cooperativa, possa diventare uno spazio espositivo turistico-culturale. A uso dei turisti ma anche del territorio, a cominciare ad esempio dalle scuole. Il restauro infatti prevede, in prossimità dell’edificio, anche l’installazione di alcuni binari e di una locomotiva restaurata per ricordare l’uso originario del sito. Una sorta di benvenuto per chi arriva alla porte della città, prima di immergersi, attraverso il Parco delle Rimembranze, nel centro storico della città.

La vecchia stazione ferroviaria, che apriva un percorso di 40 chilometri sulla linea Tempio-Monti, era stata inaugurata il 15 febbraio del 1988, prima ferrovia pubblica a scartamento ridotto a entrare in servizio nell’isola. «A Tempio, sede di deposito – ricordano alcune note redatte dal progettista dell’attuale intervento, l’architetto Mirella Quidacciolu –, furono assegnate allora quattro locomotive, due copie di treni misti (passeggeri e merci) che collegavano Tempio a Monti».

La stazione, con la realizzazione della linea Sassari-Palau nel 1931, fu trasferita all’attuale sede ed il tratto fra Calangianus e Monti finì col perdere importanza, assumendo i connotati propri di un cosiddetto “ramo secco”. Nel 1958 fu definitivamente abbandonato. Ora la “stazione vecchia” sembra destinata a risplendere e a tornare a nuova vita.

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