La Nuova Sardegna

Olbia

IL CASO

Olbia, malato di tumore: "Sono appeso a un farmaco"

La sopravvivenza di Carlo è legata a un famaco che non arriva
La sopravvivenza di Carlo è legata a un famaco che non arriva

Ha bisogno del Regorafenib: ordinato dall Asl  un mese e mezzo fa non è ancora arrivato

30 ottobre 2015
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OLBIA. L’unica speranza che ha di sopravvivere è legata a un farmaco. Ordinato dalla Asl un mese e mezzo fa e mai arrivato.
Lui, Carlo, malato di tumore, ha scritto anche una mail al ministro della Sanità Beatrice Lorenzin, «ma è tornata indietro, e non capisco perché. Un tentativo disperato per far sapere che io mi devo assolutamente curare e che non possono negarmi questo diritto».

Da anni, Carlo, si è sottoposto a tutte le terapie possibili (chemio, radio), ma adesso la sua situazione è peggiorata e niente è più efficace. Niente tranne il “Regorafenib”, il solo farmaco che possa impedire al male di progredire.

«L’oncologia di Olbia - racconta Carlo -, ha ordinato questo farmaco lo scorso 17 settembre, dicendomi anche che avrei dovuto cominciare la cura al più presto. Abbiamo aspettato i 15 giorni che credevamo fossero più che sufficienti per poter ricevere il Regorafenib, e invece i giorni sono diventati 20, poi trenta e adesso è passato un mese e mezzo. E la mia logorante attesa, e si può solo immaginare come la stia vivendo, continua ancora».
 

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