L’assessore Balata: «I dati confermano l’estate del boom»
OLBIA. La stagione è stata da capogiro ma è ancora troppo corta. Intanto però i numeri raccontano qualcosa di interessante. È stato infatti reso noto il report provvisorio sull'affluenza turistica in...
OLBIA. La stagione è stata da capogiro ma è ancora troppo corta. Intanto però i numeri raccontano qualcosa di interessante. È stato infatti reso noto il report provvisorio sull'affluenza turistica in città, per quanto riguarda il periodo compreso tra gennaio e agosto. I dati parlano di evidenti incrementi e mettono in evidenza la dilatazione dei tempi di permanenza in città. Gli arrivi registrati negli hotel di Olbia nei primi otto mesi del 2016 sono 165.625, contro i 155.290 del 2015. Gli stranieri sono sempre in maggioranza: 85mila a 81mila. Le presenze, che si calcolano in base al numero dei pernottamenti, da gennaio ad agosto hanno toccato quota 750.684, mentre nello stesso periodo del 2015 erano soltanto 541.978. Questo significa che i turisti sbarcati nel 2016 a Olbia hanno passato più giorni in città rispetto a quelli arrivati lo scorso anno.
Il report, stilato dalla Provincia e diffuso dall'assessore comunale al Turismo Marco Balata, entra nel dettaglio e mette in evidenza anche la provenienza dei turisti. Tra gli italiani, escludendo i sardi, i più numerosi sono i lombardi: 12mila arrivi e 80mila presenze. Seguono i laziali, con le loro 40mila presenze, poi campani e toscani. I turisti stranieri sbarcano a Olbia da ogni angolo del mondo, dal Venezuela fino alla Corea del Sud. A conquistare il primo posto della classifica è la Germania: da gennaio ad agosto hanno scelto Olbia ben 17mila tedeschi, per un totale di 89mila presenze. I dati del 2015, invece, parlano di 16mila arrivi e 69mila presenze. Subito dopo c'è la Francia: 16mila arrivi di transalpini, per un totale di 62mila presenze. Se la passano bene pure gli spagnoli, anche se i numeri sono in calo: oltre 7mila arrivi e 34mila presenze. Poi c'è la Svizzera con 8mila arrivi e 40mila presenze. Balzo in avanti dei Paesi Bassi: quasi 4mila arrivi e 14mila presenze. Per quanto riguarda il continente americano, gli Stati Uniti invadono Olbia con 2mila arrivi e 7mila presenze. Il report sulle presenze alberghiere dice anche che a Olbia, nei primi otto mesi del 2016, sono arrivate persone dall'Islanda, dalla Cina, dal Sud America, dalla Corea del Sud, dall'Egitto e dalla Nuova Zelanda. (d.b.)