La Nuova Sardegna

Olbia

Si spegne la polemica nel Pci rinato

Si spegne la polemica nel Pci rinato

La commissione nazionale di garanzia conferma la nomina di Nicola Luciano

19 novembre 2016
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TEMPIO. La commissione nazionale di garanzia mette la parola fine alla diatriba sorta all’interno della sezione tempiese “Vanni Bisson” del “neonato” Partito comunista italiano, fra il segretario eletto, Nicola Luciano ed Alessandro Cordella, già segretario del Partito comunista d’Italia. Divenuto Pci, durante il congresso di Bologna del 26 giugno scorso, quando, oltre il nome del Pcd’I, furono dichiarati decaduti anche gli incarichi ricoperti al suo interno a tutti i livelli, nazionale, regionale, provinciale e comunale. Una sorta di tsunami che aveva suscitato qualche protesta, in diverse sezioni italiane, peraltro quasi tutte rientrate dopo l’intervento della Commissione nazionale di garanzia che ricordava a tutti gli iscritti «il rigoroso divieto di costituire, all’interno del partito, gruppi frazionistici, pena severi provvedimenti di espulsione e radiazione». Nella federazione gallurese, dopo le avvenute elezioni sezionali regolarmente convocate, che avevano sancito la vittoria di Giovanni Cocco, alla segretaria della federazione gallurese e di Nicola Luciano alla segreteria sezionale di Tempio, alcuni iscritti avevano contestato il risultato, mettendo in forse la validità delle elezioni. Sull’argomento, dopo una segnalazione di Alessandro Cordella, che tramite web con un lungo comunicato, aveva contestato sia l’elezione del segretario federale della Gallura che quello di Tempio, erano intervenuti nell’ordine: il segretario federale Giovanni Cocco e Manrico Casini, presidente della commissione regionale di garanzia del Pci, che dopo avere sconfessato le affermazioni di Cordella, ribadiva a chiare lettere che sia Giovanni Cocco che Nicola Luciano, assieme al direttivo, (Nietta Secci, Lucio Cananzi, Gianfranco Pintus, Domenico Ambrosini, Maria Alias e Alessandro Pruneddu), erano legittimati, dal voto degli iscritti, a ricoprire l’incarico loro assegnato. Ieri, a mettere la parola fine alla diatriba è arrivato il lunghissimo intervento della commissione nazionale di garanzia che, con la presidente Rosalba Cesini, riepiloga quanto fatto, per arrivare, nel rispetto delle norme, all’attuale situazione. Da Nicola Luciano e dall’intero direttivo, infine il silenzio più assoluto sulla vicenda e l’annuncio, invece, della volontà «di sollecitare, a breve, una serie di incontri con tutte le forze della sinistra tempiese per attivare un osservatorio cittadino che, in assenza di partiti politici all’opposizione in consiglio comunale, con iniziative pubbliche concrete, solleciti la giunta Biancareddu ad uscire dalla palude dell’inattività». (a.m.)

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