La Nuova Sardegna

Olbia

Blitz di Nizzi, l’Università va all’ex Upim

di Marco Bittau
Blitz di Nizzi, l’Università va all’ex Upim

L’Aspo acquista all’asta l’edificio nel Corso, cancellato l’accordo di Giovannelli per la vecchia caserma delle Fiamme gialle

10 dicembre 2016
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OLBIA. Colpo di scena nella lunga e tormentata vicenda del trasferimento dell’Università dall’attuale sede, nel terminal dell’aeroporto Costa Smeralda, al centro storico. Il trasloco si farà, ma il polo universitario non troverà più alloggio nell’ex caserma chiusa e abbandonata della guardia di finanza, nel corso Umberto. La nuova sede sarà invece l’ampio edificio commerciale ex Upim, sempre nel Corso, ma più in basso, verso il passaggio a livello di San Simplicio. L’operazione è stata chiusa nei giorni scorsi dall’Aspo, la società di servizi municipalizzata braccio operativo del Comune, che ha acquistato l’immobile all’asta bandita dal tribunale di Tempio con una offerta di un milione e 100 mila euro. L’immobile, di proprietà privata, era infatti sottoposto a vendita giudiziaria. Concluso l’affare, a questo punto non vale più il precedente accordo sottoscritto dall’allora sindaco Gianni Giovannelli con l’Agenzia del demanio per lo scambio immobiliare tra l’ex caserma delle fiamme gialle e i vecchi uffici amministrativi dell’Aspo in via Capotesta. Cartastraccia, e ciascuna delle parti si riprende l’immobile di sua proprietà.

Il blitz dell’Aspo in tribunale corrisponde a una precisa volontà della giunta comunale, oggi guidata dal sindaco Settimo Nizzi. In pratica, nel volgere di alcuni mesi il Comune ha cambiato drasticamente idea sul trasferimento dell’Università. Nel centro storico sì, ma non più nel vecchio palazzo della guardia di finanza che necessita di un pesante e costoso intervento di recupero. Così come un intervento di sistemazione sarà necessario anche per la nuova sede “in pectore”, la palazzina Giordo, cioè l’ex grande magazzino Upim, che oggi si presenta come un grande cubo bianco senza finestre affacciato da una parte sul corso Umberto e dall’altra nello spiazzo davanti all’ingresso della stazione ferroviaria. All’esterno e all’interno ci sarà sicuramente da lavorare e da ripensare gli spazi, anche perché la destinazione d’uso dell’immobile è sicuramente commerciale e non certo didattica. Resta poi da definire la sorte dei vecchi uffici dell’Aspo, in via Capotesta: erano merce di scambio nell’accordo tra il Comune e l’Agenzia del demanio, ma ora sono ritornati a casa, cioè patrimonio immobiliare dell’azienda di servizi del Comune che però nel frattempo ha trasferito la sede in un quartier generale nuovo di zecca costruito nella zona industriale.

Che l’ex grande magazzino Upim sia un buon affare oppure no si vedrà, intanto è fin troppo facile prevedere che il cambio di sede dell’Università farà discutere. Prima di tutto per il valore degli immobili coinvolti nell’operazione. Quindi per l’ennesimo colpo di spugna operato dall’amministrazione di centrodestra che, atto dopo atto, sta cancellando tutto ciò che aveva fatto la giunta precedente. Un’operazione di vera e propria “rimozione politica” che forse a Olbia non ha precedenti, almeno in tempi recenti. Come se dell’era Giovannelli non debba restare più traccia.

@marcobittau

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