La Nuova Sardegna

Olbia

Nuovi pontili a su Tappaiu per riqualificare il golfo

di Serena Lullia
Nuovi pontili a su Tappaiu per riqualificare il golfo

L’associazione Ponte de Ferru aveva chiesto di installare le strutture galleggianti Il diniego del Comune, che aveva fatto scattare il ricorso al Tar, è stato sospeso

28 gennaio 2017
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OLBIA. Un’altra porzione del golfo sarà riqualificata. Dopo gli esperimenti più che riusciti alla Sacra Famiglia e a Tilibbas, saranno ancora una volta dei cittadini olbiesi a ridare lustro a un angolo di mare dimenticato. Un’azione positiva sulla quale anche il Comune si è dovuto ricredere. L’Asd Ponte de Ferru, associazione di diportisti olbiesi, intende sistemare dei pontili in località Su Tappaiu, vicino alla marina della Sacra famiglia, e riqualificare l’area dell’ex circolo canottieri.

Il progetto. Era stato il commissario dell’Autorità portuale, Nunzio Martello, a inaugurare il sistema condiviso di riqualificazione del golfo. Un’idea semplice ma di successo. La concessione di specchi d’acqua del demanio ai privati con la missione di riqualificare il goldo. L’associazione Ponte de Ferru presenta la richiesta per ottenere la concessione di 1654 metri quadri. I diportisti olbiesi chiedono di installare e gestire dei pontili galleggianti con annesse passerelle, un prefabbricato da usare come deposito attrezzi. L’obiettivo è destinare le strutture sul mare a punto di ormeggio di piccole imbarcazioni e natanti di proprietà dell’Asd per attività associativa senza scopo di lucro. L’istanza, così come prevede la legge, viene esaminata in una conferenza di servizi davanti all’Autorità Portuale, titolare degli specchi di mare. Viene poi affiancata da un’altra conferenza di servizi del Comune per il rilascio della conformità edilizia.

Temporaneo stop. Dal Comune però la risposta alla richiesta dell’Asd Ponte de Ferru è negativa. I tecnici sostengono che il via libera non possa essere dato perché l’intervento «appare isolato e privo di qualsiasi coordinamento, quindi non in sintonia con il contesto urbano di riferimento». A sostegno di questa tesi veniva citato il diniego ad alcune richieste di concessioni al molo Brin.

Il ricorso al Tar. L’associazione di diportisti si rivolge allora al giudice amministrativo. Gli avvocati Benedetto Ballero e Carlo Careddu portano di fronte al giudice le ragioni a sostegno della richiesta di concessione demaniale per 4 anni. Ragioni che prima ancora di essere discussa al Tar fanno fare retromarcia al Comune. Che qualche giorno prima dell’udienza ha sospeso in autotutela il provvedimento di diniego. Il ricorso, cessata la materia del contendere, è stato rinviato per la trattazione delle spese. Ma il via libera definitivo lo darà solo la prossima conferenza di servizi. (se.lu.)

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