Calcio
I diabetici accusano: ignorati dall’Assl2
Esposto alla procura dell’Adms: «Necessario segnalare ai magistrati i comportamenti discriminatori dell’azienda olbiese»
OLBIA. Presidi sanitari, diagnostici e terapeutici insufficienti, mal funzionanti, mai sostituiti e, conseguentemente spreco di risorse pubbliche per sostenere comunque le terapie degli ammalati. L’Associazione Diabete mellito e celiachia Sardegna ci va giù pesante: sotto accusa l’Assl di Olbia. L’associazione, presieduta da Michele Calvisi, non si limita a una segnalazione diretta agli uffici dell’azienda sanitaria olbiese, ma scrive anche alla procura della Repubblica che quindi si sta già occupando del caso, e per conoscenza anche al ministero della salute e al presidente della Regione Francesco Pigliaru.
«La Regione – si legge nell’esposto firmato da Calvisi – tramite le aziende locali devono provvedere a fornire gratuitamente ai cittadini diabetici, i presidi sanitari idonei quanto c’è una specifica prescrizioni. Ben sapendo che tali presidi sono necessari per prevenire le complicanze». E questo, secondo l’associazione non avviene. Fra i presidi erogabili, infatti, la Regione ha individuato anche gli apparecchi microinfusiori per i trattamenti farmacologici di patologie croniche irreversibili, come è il diabete, insieme anche a tutto quello che serve per far funzionare questi presidi. «Gli apparecchi microinfusori – scrive Calvisi – sono fondamentali per i pazienti per autegestirsi. Allo stato attuale invece, dobbiamo denunciare il totale abbandono da parte dell’istituzioni sanitarie dell’Assl2 olbiese che ha dimostrato di non essere in grado di gestire e comprendere l’autogestione della patologia. La mancata autogestione – prosegue l’associazione – si traduce in maggiori costi per la struttura pubblica: ambulanze mobilitate, medici del pronto soccorso impegnati, eventuali ricoveri. Così si buttano tanti soldi».
L’unica cosa utile, insomma, sarebbe la regolare fornitura dei microinfusori prescritti dai diabetologi, e i presidi annessi. Ma l’Associazione diabete mellito Sardegna incalza: «Dobbiamo segnalare gravi atti discriminatori da parte dell’Assl di Olbia Non sostituisce infatti i microinfusori guasti e non consegna le nuove forniture prescritte. Tutto questo avviene in maniera difforme rispetto a quello che prevede la legge regionale. Spesso viene anche ridotta arbitrariamente l’erogazione delle cannule e dei sensori prescritti. In nome di un risparmio legato alla mancanza di fondi, con gravi conseguenze per i malati». Per questo l’associazione ha rotto gli indugi e presentato l’esposto in procura. «L’attuale organizzazione sanitaria a Olbia è strutturata in modo tale da creare disagi, perdita di tempo e risorse. Il tutto avviene all’insegna della superficialità e mancanza di sensibilità nei nostri confronti».