La Nuova Sardegna

Olbia

La piazza di Vignola in stato di abbandono tra sterpaglie e rifiuti

di Giampiero Cocco
La piazza di Vignola in stato di abbandono tra sterpaglie e rifiuti

Scomparsa la vecchia panchina semicircolare in granito Le cassapanche mobili non sono mai state installate

28 marzo 2017
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AGLIENTU. Doveva essere, dopo il restyling delle vie principali di Vignola completate lo scorso anno, il fiore all’occhiello dell’opera commissionata dall’amministrazione comunale, la più bella piazzetta sul mare della Costa.

Ma l’idea è rimasta sulla carta, e le progettate e mai installate panchine semoventi, una ardita innovazione architettonica che prevedeva due cassepanche scorrevoli – più simili a casse da morto che a sedute vista mare – posizionabili a seconda del sole grazie ai binari in acciaio inox, hanno fatto la loro comparsa per alcune ore nel luglio dello scorso anno, per poi essere smantellate e custodite chissà dove.

Per fare posto alle innovative panchine mobili era stata eliminata la rotatoria centrale in granito, un’opera preesistente e la cui demolizione, prevista nei progetti di rinnovamento ambientale, è stata messa in discussione da quanti frequentano il borgo marinaro di Aglientu. Uno degli interrogativi che attendono risposta e conoscere che fine hanno fatto le pesanti sedute in granito che abbellivano il centro della piazzetta sul mare, un vero e proprio punto d’incontro per coloro che, la sera, si danno appuntamento per sorseggiare un drink o ascoltare la musica dal vivo. L’unico intrattenimento estivo (sponsorizzato alternativamente dai due locali che si affacciano sulla piazza) per le centinaia di turisti che frequentano Vignola. La rotonda in granito, eseguita ma maestri scalpellini che avevano realizzato una panchina semicircolare con seduta e schienale di una decina di metri di diametro è stata smantellata ed è scomparsa, lasciando al suo posto una buca ricoperta di sterpaglie dove gli innumerevoli cani della contrada lasciano sistematicamente i loro bisognini. Con buona pace per le telecamere di sicurezza installate sulla via del fiume, la cui pavimentazione in cemento ecologico dovrebbe essere accessibile soltanto a pedoni e ciclisti, che non si capisce ancora bene quali violazioni debbano riprendere considerato che gli accessi alla strada, chiusi con fioriere, sono sistematicamente ignorati da quanti dimorano occasionalmente o stabilmente nella zona.

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