La Nuova Sardegna

Olbia

Capo Testa, abbandonati il semaforo e l’ex caserma

di Walkiria Baldinelli
Capo Testa, abbandonati il semaforo e l’ex caserma

Santa Teresa, arenato l’iter per l’acquisizione da parte del Comune dei siti Il sindaco sollecita il sì della Conservatoria delle coste per la riconversione

19 maggio 2017
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SANTA TERESA. Si è arenato l’iter per l’acquisizione nel patrimonio comunale del semaforo e dell’ex caserma del Faro di Capo Testa che si affacciano sulle Bocche di Bonifacio. I due edifici demaniali, ceduti dallo Stato alla Regione, sette anni fa vennero richiesti dall’amministrazione in comodato d’uso, due anni dopo fu avviata la procedura per l’acquisizione definitiva. Ristrutturati da tempo hanno aperto le porte al pubblico solo in rare occasioni. Buona parte degli intonaci sono corrosi da salsedine e intemperie. «Serve il via libera della Conservatoria delle coste – spiega il sindaco Stefano Pisciottu -, che sinora non si è espressa. Entrambe le strutture si inseriscono in un luogo ideale in cui ospitare sia un Centro di educazione ambientale che un osservatorio di supporto alla navigazione, ma anche l’ipotetica sede dell’istituenda Area marina protetta Capo Testa-Punta Falcone». Il progetto “Navimeteo” presentato nel 2010 da una società di Chiavari punta alla creazione di una moderna rete semaforica per fornire servizi informativi meteo personalizzati alle unità da diporto e professionali. La rete semaforica delle coste italiane è stata dismessa dal 1945. L’idea è quella di rivalorizzare il ruolo dei siti che ruota attorno alla sicurezza della navigazione. Nell’ex caserma del Faro di Capo Testa, invece, in passato erano state ospitate mostre fotografiche e multimediali. Oggi entrambe le strutture sono in stato di abbandono. Il Comune attende anche il passaggio di acquisizione della strada provinciale di Capo Testa. In questo caso i tempi burocratici sembrano più rapidi. La striscia di asfalto che collega Santa Teresa a uno dei poli di maggiore attrazione naturalistica del territorio è inserita in un’iniziativa di mobilità sostenibile, l’intervento fa parte del più ampio progetto “Città di Paesi” delle due Unioni dei Comuni dell’alta e bassa Gallura. Mira alla valorizzazione e alla tutela dei litorali attraverso l’acquisizione di veicoli innovativi e a basso impatto ambientale. «Anche al fine di limitare l’annoso problema dell’afflusso e della sosta selvaggia di auto a Capo Testa – sottolinea il primo cittadino -, il traffico sarà regolamento con un bus navetta. In tutto saranno investiti 2 milioni di euro: 1 milione 800mila per il sistema di trasporto e la programmazione territoriale della mobilità sostenibile; 200mila euro per i percorsi ambientali e il Centro di educazione ambientale». Per il Comune è indispensabile acquisire aree e immobili, soltanto dopo potrà realizzare questi e altri progetti di valorizzazione dell’area di grande pregio naturalistico. Più volte l’Ente locale ha eseguito interventi di manutenzione stradale, come il rifacimento del tappeto di asfalto usurato realizzato con materiale ecocompatibile o la sostituzione di guard-rail con rivestimenti esterni in legno.

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